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  • Venerdì 14 luglio 2023

Sono iniziati i Mondiali di nuoto

A Fukuoka la Nazionale italiana, per molti la più forte di sempre, proverà a ottenere altri grandi risultati, ma sarà difficile fare meglio dell'anno scorso

(Adam Pretty/Getty Images)
(Adam Pretty/Getty Images)
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Sono iniziati venerdì a Fukuoka, in Giappone, i Campionati mondiali di nuoto, una delle ultime grandi manifestazioni prima delle Olimpiadi estive del prossimo anno. I Mondiali di nuoto hanno cadenza biennale ma i rinvii causati dalla pandemia hanno fatto sì che tra il 2022 e il 2025 se ne disputerà un’edizione ogni anno, la prossima delle quali già il prossimo febbraio a Doha, in Qatar.

L’ultima si è tenuta invece un anno fa a Budapest, dove l’Italia arrivò terza nel medagliere con 9 ori e 22 medaglie complessive, meno soltanto di Stati Uniti e Cina: per l’Italia fu record sia di finali disputate che di medaglie e ori vinti.

Poche settimane dopo quei Mondiali, la Nazionale disputò a Roma una memorabile edizione degli Europei, arrivando per la prima volta prima nel medagliere continentale con 67 medaglie, un altro nuovo record: nell’edizione disputata l’anno precedente l’Italia si era fermata al terzo posto con 44 medaglie.

Le aspettative su questa Nazionale di nuoto continuano a essere molto alte, specialmente in vista delle Olimpiadi di Parigi, dove l’obiettivo minimo è migliorare le due medaglie d’argento e le quattro di bronzo vinte a Tokyo nel 2021 (l’ultima edizione dei Giochi disputata da Federica Pellegrini, la miglior nuotatrice italiana di sempre). Quest’ultimo sembra essere un obiettivo alla portata, considerando la qualità e l’età dei componenti della Nazionale.

Il principe Akishino all’inaugurazione dei Mondiali di Fukuoka (Quinn Rooney/Getty Images)

L’Italia si è presentata a Fukuoka con 32 atleti (19 uomini e 13 donne) per le gare in vasca lunga oltre alle due squadre di pallanuoto, e la manifestazione metterà in palio 76 titoli mondiali. L’anno scorso riuscì a vincere almeno una medaglia in ciascuna disciplina (corsia, fondo, tuffi, tuffi da grandi altezze, pallanuoto, nuoto artistico). Quest’anno però si sa già che ne arriveranno meno dal nuoto artistico, dato che Giorgio Minisini, vincitore di quattro medaglie a Budapest, è assente per infortunio.

Uno dei più esperti della delegazione è il capitano Gregorio Paltrinieri, che non ha ancora trent’anni. È campione in carica mondiale nei 1500 stile libero e nella 10 chilometri in acque libere, oltre che campione europeo negli 800 stile libero e nella 5 chilometri. L’altro italiano più atteso è Thomas Ceccon, che a Budapest vinse l’oro e fece il record del mondo nei 100 dorso. A 23 anni ancora da compiere Ceccon è anche campione europeo nei 50 farfalla e in tre staffette.

Gli altri nuotatori da medaglia per l’Italia sono Nicolò Martinenghi nella rana, Federico Burdisso nella farfalla e Alessandro Miressi nello stile libero, che parteciperanno anche alle staffette, ma non si escludono altre sorprese. La parte femminile della Nazionale è un po’ meno competitiva, ma ci si possono aspettare medaglie da Benedetta Pilato nella rana, specialità in cui è campionessa in carica nei 100 e primatista mondiale nei 50, e Simona Quadarella, campionessa europea negli 800 e nei 1500 stile libero, oltre che da Sara Franceschi nei 200 misti e Margherita Panziera nel dorso.

Oltre al nuoto, nei tuffi la competizione è alta e gli italiani non sono tra i favoriti, ma c’è fiducia soprattutto in Matteo Santoro e Chiara Pellacani nei sincro misti da tre metri. Nella pallanuoto, invece, sia la Nazionale maschile che quella femminile possono ambire a una medaglia. La prima è stata campione del mondo nel 2019 e vice campione del mondo l’anno scorso; la seconda non vince un titolo mondiale dai Campionati del 2001, che si tennero proprio a Fukuoka.

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