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  • Lunedì 3 luglio 2023

A Wimbledon le tenniste potranno indossare biancheria non bianca

È stata introdotta un'eccezione alla storica regola del torneo britannico per ridurre una diffusa ansia dovuta alle perdite mestruali

(Julian Finney/Getty Images)
(Julian Finney/Getty Images)
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Le regole di Wimbledon, il torneo più prestigioso del tennis mondiale che si tiene ogni anno tra giugno e luglio a Londra, sono da sempre molto rigide sul colore dell’abbigliamento degli atleti partecipanti, che deve essere interamente bianco. Quest’anno però le regole sono state cambiate: le tenniste potranno infatti indossare biancheria intima di altri colori, più scuri. L’obiettivo è attenuare almeno in parte un’ansia molto diffusa: quella derivata dal fatto che durante le partite possano vedersi macchie di sangue mestruale nella biancheria che spesso si vede sotto la gonna.

A Wimbledon la regola dell’abbigliamento bianco esiste dall’Ottocento e fu introdotta per fare in modo che si vedessero meno le chiazze di sudore. Da allora è diventata una tradizione che l’All England Lawn Tennis and Croquet Club, il club che organizza il torneo, ha voluto mantenere. Inizialmente però la regola non valeva per la biancheria intima, che era stata inclusa nella lista delle cose che dovevano essere bianche solo nel 2014.

Durante il torneo di Wimbledon dell’anno scorso alcune manifestanti avevano protestato fuori dal club con maglie bianche e pantaloncini rossi per chiedere che il regolamento venisse modificato. In quell’occasione la tennista britannica Alicia Barnett aveva dichiarato che «avere le mestruazioni durante il torneo è già abbastanza difficile senza dover anche vestire di bianco». Sally Bolton, amministratrice delegata dell’All England, ha detto che la nuova regola aiuterà le tenniste «a liberarsi di una forma d’ansia e permetterà loro di concentrarsi solamente sul gioco».

Il nuovo regolamento è stato accolto positivamente da molte atlete. In un articolo sull’Athletic viene raccontato come molte di loro avessero concordato un segnale con alcune persone fidate che dagli spalti erano incaricate di controllare che non si vedessero macchie di sangue, eventualmente facendoglielo sapere. Alcune hanno spiegato che per chi ha le mestruazioni irregolari l’ansia non si limita a quelle partite in cui sanno già di avere perdite di sangue in corso, ma anche a molte altre in cui sanno che potrebbe succedere.

La decisione del circolo non è la prima di questo tipo nella storia recente dello sport. Le squadre femminili di calcio Orlando Pride (Stati Uniti) e Manchester City (Regno Unito) sono solo alcune tra quelle che hanno recentemente cambiato il colore dei propri pantaloncini da bianco a nero per lo stesso motivo.