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  • Domenica 16 aprile 2023

L’ultima partita di Michael Jordan in NBA

Fu vent'anni fa, quando lui aveva già superato i quarant'anni e dopo che già si era ritirato altre due volte, e per molti fu la fine di un'epoca

(Ezra Shaw/Getty Images)
(Ezra Shaw/Getty Images)
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Vent’anni fa, il 16 aprile del 2003, Michael Jordan giocò la sua ultima partita di basket in NBA. Aveva da poco compiuto quarant’anni e quello fu il suo ritiro definitivo, dopo che già in due occasioni si era ritirato per poi ripensarci e tornare a giocare. In quella partita, giocata con i Washington Wizards contro i Philadelphia 76ers di Allen Iverson, Jordan giocò 28 minuti e segnò 15 punti tra costanti ovazioni del pubblico.

L’ultimo dei suoi oltre 32mila punti in NBA lo segnò su tiro libero, dopo che l’allenatore avversario aveva espressamente detto a un giocatore di fargli fallo, così che lo potesse tirare. Dopo quel canestro e con ancora poco meno di due minuti da giocare nell’ultimo quarto di gioco, con i 76ers ampiamente in vantaggio, Jordan lasciò il campo da basket.

In teoria Jordan avrebbe già dovuto finire prima, quella partita: era infatti in panchina e pare non fosse previsto che rientrasse, ma fu fatto rientrare su insistenti richieste del pubblico, che negli ultimi minuti di partita si mise a ripetere “We Want Mike”.


«Questo è il ritiro definitivo» disse Jordan poco dopo: «Non metterò mai più una divisa da gioco in vita mia, e non è una sensazione così brutta: ci ho fatto i conti ed è arrivato il momento». Associated Press scrisse che quella fu «l’ultima volta che il pubblico del basket poté vedere uno dei più grandi atleti della storia giocare the game», il basket. Il New York Times scrisse: «Jordan, la cui competitività è leggendaria tanto quanto la sua bravura, ha detto di aver odiato lasciare con una sconfitta». Jordan disse: «È strano giocare una partita il cui punto centrale è Michael Jordan che smette di giocare».

Michael Jordan il 16 aprile del 2003 (Ezra Shaw/Getty Images)

Jordan finì la sua carriera in NBA ad aprile, quando finisce la stagione regolare e iniziano i playoff, perché per il secondo anno consecutivo i Wizards, squadra in cui era arrivato a 38 anni dopo il ritorno successivo al suo secondo ritiro dal basket, non si qualificarono. In entrambe le stagioni le sconfitte furono superiori alle vittorie.

In quell’ultima partita, così come in buona parte di quelle giocate con i Wizards, Jordan continuò a fare punti ma fu parecchio lontano da quello che era stato in passato, in particolare negli anni con i Chicago Bulls raccontati dalla serie The Last Dance e terminati con quello che è noto come “The Last Shot”, il suo ultimo canestro con loro.

La prima ultima volta di Jordan in NBA era stata nel 1993, quando dopo aver già vinto tre titoli consecutivi (nel primo dei suoi cosiddetti “three-peat”) si ritirò e provò a darsi al baseball, con scarsi risultati. Tornò poi al basket e, sempre con i Bulls, vinse altri tre titoli consecutivi, per poi annunciare un nuovo ritiro nel 1999, a 36 anni.

Michael Jordan nel 1997 (Jonathan Daniel /Allsport)

Tornò dal suo secondo ritiro a 38 anni, nel 2001, con i Washington Wizards, di cui era peraltro proprietario. Pur non arrivando mai ai playoff Jordan riuscì comunque a fare anche lì alcuni record: fu per esempio il primo giocatore nella storia NBA a fare più di 40 punti in una partita giocata a più di 40 anni di età.

Michael Jordan è stato uno dei migliori giocatori di pallacanestro di sempre, per molti il migliore in assoluto, completo e dominante; senza dubbio fu colui che più di ogni altro ha contribuito alla popolarità globale dello sport e del campionato NBA. Nel 2003 chiuse la sua carriera, iniziata nel 1984, con 32.292 punti segnati in 1.072 partite.