I disordini prima e dopo Napoli-Eintracht Francoforte

Ci sono stati violenti scontri tra i tifosi delle due squadre, e l'opposizione ha criticato la gestione del ministero dell'Interno

Tifosi dell'Eintracht Francoforte danno fuoco a un'auto nel centro di Napoli (AP Photo/Salvatore Laporta)
Tifosi dell'Eintracht Francoforte danno fuoco a un'auto nel centro di Napoli (AP Photo/Salvatore Laporta)
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Tra la sera e la notte di mercoledì a Napoli ci sono stati violenti disordini e scontri tra i tifosi della squadra di calcio tedesca dell’Eintracht Francoforte e quelli del Napoli, prima e dopo la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, vinta dal Napoli.

Per come è stata gestita la situazione, sia mercoledì che nei giorni prima della partita, è stato molto criticato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in particolare dai partiti di opposizione che lo hanno accusato di aver sottovalutato un pericolo del tutto prevedibile.

I disordini sono iniziati nel primo pomeriggio, quando circa 600 tifosi tedeschi che si erano radunati sul lungomare della città davanti a Castel dell’Ovo si sono mossi in gruppo verso il centro storico della città. Arrivati nella zona di piazza del Gesù, si sono scontrati con la polizia, lanciando oggetti, fumogeni e petardi. Secondo le testimonianze di persone presenti, insieme ai tifosi tedeschi ci sarebbero stati anche tifosi italiani dell’Atalanta, che hanno un rapporto di amicizia, o gemellaggio, con l’Eintracht Francoforte.

La situazione è diventata più caotica e violenta verso le 16:30, quando centinaia di tifosi del Napoli hanno raggiunto il centro storico e si sono scontrati con quelli dell’Eintracht e con la polizia. Gli scontri sono proseguiti fino alle 18 circa, quando la polizia ha fatto salire i tifosi tedeschi su alcuni autobus per allontanarli dal centro storico: a quel punto gli autobus sono stati assaltati dai tifosi del Napoli, che hanno lanciato sassi e altri oggetti. I disordini sono continuati anche al termine della partita, dopo che i tifosi dell’Eintracht Francoforte erano stati riportati all’hotel dove alloggiavano, sul lungomare. Qui ci sono stati nuovi scontri con i tifosi del Napoli, che sono proseguiti fino a tarda notte.

Molti politici di opposizione hanno criticato duramente il ministro Piantedosi per come ha gestito l’arrivo dei tifosi tedeschi a Napoli, e hanno chiesto che riferisca in parlamento al riguardo. In realtà Piantedosi, proprio per il timore di disordini, aveva inizialmente vietato la trasferta ai tedeschi, che sono potuti andare a Napoli solo grazie a una sentenza del tribunale amministrativo regionale (TAR) della Campania.

Della trasferta dei tifosi dell’Eintracht a Napoli e dei possibili rischi associati all’arrivo dei tifosi tedeschi si parlava infatti da molti giorni. Dopo la partita di andata del 21 febbraio, quando tra le due tifoserie c’erano già stati scontri, il ministero dell’Interno italiano aveva vietato a tutti i tifosi tedeschi la trasferta a Napoli per motivi di sicurezza. L’Eintracht Francoforte aveva presentato un ricorso contro quella decisione, che l’11 marzo era stato accolto parzialmente dal TAR della Campania: il tribunale aveva deciso che si potessero vendere i biglietti ai residenti in Germania, ma non a quelli di Francoforte.