• Italia
  • Domenica 19 febbraio 2023

Il fiume Po è sempre a secco

E anche i livelli d'acqua dei grandi laghi sono più bassi della media: nel Nord Italia la siccità continua

Il fiume Po vicino a Voghera, in provincia di Pavia, il 15 febbraio 2023 nelle immagini del satellite Copernicus Sentinel-2 (European Union, Sentinel-2 Imagery)
Il fiume Po vicino a Voghera, in provincia di Pavia, il 15 febbraio 2023 nelle immagini del satellite Copernicus Sentinel-2 (European Union, Sentinel-2 Imagery)
Caricamento player

Il Nord Italia sembra avviarsi verso un nuovo anno di siccità, condizione che aveva già caratterizzato il 2022. L’anno scorso la prolungata carenza di precipitazioni ha causato problemi all’agricoltura, alla produzione di energia idroelettrica e agli ecosistemi. I primi dati raccolti in questo inizio di 2023 indicano che la stessa situazione potrebbe ripetersi, in modo particolarmente grave nelle regioni del nord ovest, ma anche in Lombardia, in Veneto e forse anche in Trentino.

Secondo il più recente rapporto settimanale dell’Osservatorio dell’ANBI, l’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, sulle risorse idriche la portata del Po, il maggior fiume italiano, continua a diminuire. A Piacenza, Cremona e Boretto (in provincia di Reggio Emilia) il livello dell’acqua ha già raggiunto record storici negativi e la prossima settimana anche a Mantova potrebbe far segnare il livello più basso di sempre. Secondo i dati dell’ANBI nelle prime settimane del 2023 la regione più arida è stata il Piemonte: a Torino il livello del fiume Po è stato inferiore del 46 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che già era stato secco.

Il fiume Po a Torino il 4 febbraio 2023 (LAPRESSE)

La scarsità di acqua, oltre che dall’assenza di consistenti precipitazioni, è in parte causata dalla diminuzione delle riserve di neve su gran parte delle Alpi, e in particolare in Piemonte e in Lombardia, dove la neve è stata inferiore del 54 per cento rispetto alle medie storiche. A peggiorare la situazione sono intervenute temperature più alte della media del periodo, che hanno portato a un veloce scioglimento della neve: in Valle d’Aosta il fenomeno è visibile nell’innalzamento molto rapido della portata della Dora Baltea. Più bassi rispetto alla media storica sono anche i livelli dei laghi: il lago Maggiore è solo al 39 per cento del riempimento, il lago di Como al 20 per cento e il lago di Garda al 35 per cento, un valore vicino al minimo registrato.

Anche per la prossima settimana sono previste poche precipitazioni, inferiori rispetto alla media del periodo, con la previsione di una ulteriore riduzione di portata dei maggiori fiumi del Nord Italia.

– Leggi anche: Gli agricoltori stavolta vogliono arrivare preparati alla siccità