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  • Giovedì 26 gennaio 2023

Che cosa sta succedendo con Arianna Fontana

L’atleta italiana con più medaglie olimpiche ha rotto i rapporti con la sua Federazione e ora sta valutando di passare alla squadra di pattinaggio statunitense

Arianna Fontana (Claudio Furlan/LaPresse)
Arianna Fontana (Claudio Furlan/LaPresse)
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Arianna Fontana, pattinatrice su ghiaccio nonché atleta italiana con più medaglie olimpiche, ha fatto sapere di aver interrotto i rapporti con la dirigenza e lo staff tecnico della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. Parallelamente ha spiegato di stare valutando un possibile passaggio alla Nazionale statunitense di pattinaggio di velocità, dopo essere stata di recente a Salt Lake City, nello Utah, dove c’è la sede della Federazione statunitense.

Da tempo i rapporti tra Fontana e la Federghiaccio italiana erano pessimi. In questi anni i problemi tra le parti hanno riguardato soprattutto i metodi di allenamento, la scelta degli allenatori e di conseguenza l’ambiente creatosi all’interno della Nazionale e della Federazione, quest’ultima presieduta da Andrea Gios, ex sindaco di Asiago.

Queste divergenze avevano spinto Fontana ad allontanarsi dagli ambiti federali per preparare le Olimpiadi invernali del 2022 all’estero, tra Germania e Ungheria, allenata dal marito, l’ex pattinatore italo-americano Anthony Lobello. In precedenza quest’ultimo si era proposto come allenatore della Nazionale italiana, ma la sua candidatura, sostenuta dalla moglie, non era stata accettata perché la Federazione non lo riteneva «la figura giusta per allenare tutti gli atleti della Nazionale».

Da qui i contrasti erano aumentati e Fontana aveva deciso di isolarsi dal resto della squadra per allenarsi con il marito, dopo aver comunque ricevuto il sostegno economico da parte della Federazione.

Alle ultime Olimpiadi invernali di Pechino, dopo aver vinto la decima e l’undicesima medaglia olimpica in carriera superando Stefania Belmondo come atleta italiana più vincente ai Giochi, Fontana si era sfogata pubblicamente rivelando tutte le difficoltà incontrate nei mesi precedenti. Tre le altre cose, aveva denunciato che tre anni prima, in allenamento con la Nazionale a Courmayeur, un compagno di squadra l’aveva presa ripetutamente di mira in pista e fatta cadere sul ghiaccio.

Dopo lo sfogo, Gios aveva detto: «Le dichiarazioni di Arianna hanno distrutto il clima all’interno della squadra, che si è spaccata completamente. È una campionessa formidabile, la portabandiera della nostra Federazione. Dico sempre: averne di atlete come lei. Ma dico anche che l’atleta non può scegliere un allenatore da imporre alla squadra».

Gios aveva poi aggiunto: «Arianna adora le polemiche, forse le danno energia. In quei giorni a Courmayeur c’era il segretario generale della Federazione, che aveva convocato immediatamente gli allenatori e i ragazzi e non aveva riscontrato intenzionalità». Questa versione era stata poi confermata dalle indagini della procura federale, concluse con l’archiviazione.

Dopo Pechino Fontana era sembrata prendersi un anno di riposo, ma martedì ha spiegato che in realtà lo aveva fatto per allontanarsi dagli ambienti federali: «Non ho gareggiato perché non posso farlo per una Federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò. E se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato. La mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile».

Ad aprile Fontana compirà 33 anni e in questo periodo sta quindi valutando se e come prepararsi alle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026: anche non come atleta italiana, ma statunitense, sfruttando la nazionalità del marito, a meno di interventi risolutori da parte del Comitato olimpico italiano, il cui presidente Giovanni Malagò si è detto «profondamente amareggiato», e del ministro dello Sport Andrea Abodi.

Nel frattempo la Federghiaccio ha risposto con un comunicato ufficiale in cui fa riferimento soprattutto alle pretese economiche che Fontana avrebbe avanzato nei precedenti colloqui:

Preso atto della volontà di Fontana di non aggregarsi alla Nazionale italiana seguendo il lavoro impostato e programmato dallo staff tecnico federale, la FISG si è nuovamente resa disponibile a prendersi carico dei costi di allenamento e preparazione dell’atleta, insieme allo staff da lei scelto, nel luogo che più avrebbe ritenuto adatto e consono alle proprie esigenze. Tutto ciò a condizione che Fontana prendesse parte alle competizioni internazionali con la Nazionale italiana, accompagnata a bordo ghiaccio dal proprio tecnico durante le gare individuali e dal tecnico federale nelle gare a squadra.

Non senza sforzi e d’intesa con il CONI, la FISG ha così comunicato ad Icelab — società di appartenenza dell’atleta — l’impegno a garantire la somma di 200mila euro a stagione a copertura di tutte le spese di preparazione e allenamento di Fontana.

Una proposta che la FISG ritiene importante e che ha avanzato per dimostrare nuovamente la volontà di sostenere e supportare una propria campionessa. Una cifra, tuttavia, purtroppo neanche lontanamente vicina alla somma irraggiungibile richiesta da Fontana per il quadriennio in corso.