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  • Venerdì 20 gennaio 2023

La Juventus verrà penalizzata di 15 punti in classifica

Sono state accolte, e appesantite, le sanzioni richieste dalla procura della FIGC nel caso riguardante le cosiddette plusvalenze false

(Francesco Pecoraro/Getty Images)
(Francesco Pecoraro/Getty Images)
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La Corte d’Appello della Federcalcio italiana (FIGC) ha accolto le richieste della procura federale nel caso riguardante le cosiddette plusvalenze false che coinvolgeva nove squadre, tra cui la Juventus, che come principale imputata è stata sanzionata con 15 punti di penalità nella classifica del campionato in corso, e non 9 come aveva chiesto inizialmente la procura.

Oltre ai punti di penalizzazione, la Corte d’Appello ha imposto divieti di ricoprire incarichi ufficiali dagli 8 ai 30 mesi all’attuale direttore sportivo della Juventus, Federico Cherubini, e agli ex dirigenti Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici.

Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro dieci giorni circa, mentre la Juventus ha già annunciato l’intenzione di rivolgersi al CONI per l’ultimo grado della giustizia sportiva, che potrà solo confermare o annullare la sentenza. Le altre otto squadre coinvolte nell’inchiesta sono state invece prosciolte.

Le sanzioni erano state richieste in giornata dalla procura alla Corte d’Appello, l’organo incaricato di decidere se riaprire o meno il processo sportivo a carico della Juventus e delle altre otto società accusate di aver manipolato i loro bilanci nel corso degli anni ricorrendo alle plusvalenze fittizie, ossia lo scambio sistematico di giocatori a prezzi ritenuti non congrui al loro valore per sistemare artificiosamente i bilanci.

Lo scorso maggio si era tenuto infatti un primo processo sportivo sullo stesso caso, ma allora le richieste della procura non erano state accolte. Il Tribunale federale aveva prosciolto la Juventus e le altre società per l’impossibilità di stabilire univocamente il valore dei calciatori e di conseguenza la presenza o meno di irregolarità nei bilanci tramite l’uso di plusvalenze false.

L’inchiesta della procura sportiva era stata però riaperta in seguito ai contenuti rilevanti emersi durante le indagini della giustizia ordinaria condotte dalla procura di Torino su altre presunte irregolarità nei bilanci della Juventus, le stesse che avevano portato alle dimissioni del suo interno consiglio d’amministrazione. Secondo l’accusa i nuovi elementi, tra cui documenti societari e intercettazioni tra dirigenti, evidenziavano l’intenzionalità delle manipolazioni.

Questi nuovi elementi non hanno invece modificato le posizioni delle altre squadre: Genoa, Sampdoria, Empoli, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e Novara, tutte prosciolte come già era accaduto lo scorso maggio.

Con i 15 punti di penalità ricevuti la Juventus passerà dal terzo posto in classifica con 37 punti (tra Milan e Inter) al decimo posto con 22 punti (tra Fiorentina e Bologna): 25 in meno del Napoli primo in classifica e a 12 dal quarto posto, l’ultimo che garantisce la qualificazione alla prossima Champions League, l’obiettivo minimo della Juventus in questa stagione.