Le date dei saldi invernali del 2023

Inizieranno domani in Basilicata e Sicilia, seguite da Valle d'Aosta e da tutte le altre regioni

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
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Nella prima settimana di gennaio, come da tradizione, inizieranno i saldi invernali nelle varie regioni italiane. Le prime ad avviarli, lunedì 2 gennaio, saranno Basilicata e Sicilia, seguite dalla Valle d’Aosta, in cui i saldi inizieranno martedì 3 gennaio. In tutte le altre regioni gli sconti cominceranno giovedì 5 gennaio.

I saldi avranno una durata variabile: quasi ovunque termineranno a inizio marzo, tranne nel Lazio (15 febbraio), in Liguria (18 febbraio), in Puglia e in Veneto (28 febbraio). Il calendario dettagliato è consultabile a questo link. Secondo le stime di Confcommercio i saldi invernali del 2023 avranno un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro. La spesa media per nucleo familiare è stimata a 304 euro, quella a persona a 133 euro.

Perché i saldi si chiamano così?
I saldi sono le vendite a prezzi ridotti nel settore dell’abbigliamento che in Italia si fanno due volte ogni anno, dopo le feste natalizie e ai primi di luglio, anche se da qualche anno si fanno grossi sconti anche a fine novembre per il Black Friday. La parola “saldo” è tipica dal lessico commerciale e sta a indicare la differenza tra le entrate e le uscite, positiva o negativa: i “saldi” sono quindi la vendita dei capi che non sono stati venduti in negozio alla fine della stagione.

Le prime leggi sui saldi risalgono al periodo fascista, durante il quale erano state introdotte due categorie di vendite speciali: le “vendite straordinarie” e le “vendite di liquidazione”. I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui fare le vendite straordinarie. Una legge del 1980 stabilì poi che fossero le Camere di commercio a definire i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, e stabilì che non potevano durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti. Nel 1998 ci fu un nuovo intervento sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando iniziare i saldi.