Gli ingredienti del successo della serie su Mercoledì Addams

Una combinazione di caratteristiche precise ne ha fatto una delle serie più viste di sempre su Netflix

(Netflix)
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Da quando è stata pubblicata su Netflix il 23 novembre, Mercoledì – la serie tv che immagina la figlia maggiore della Famiglia Addams alle prese con gli anni del liceo – è diventata una delle serie di maggior successo nella storia della piattaforma di streaming. Il 14 dicembre è diventata la seconda più guardata di sempre su Netflix, secondo i dati diffusi dall’azienda, superando la miniserie sul serial killer Jeffrey Dahmer, Dahmer, e avvicinandosi ai risultati della serie di fantascienza Stranger Things

L’uscita di Mercoledì (Wednesday in inglese) era molto attesa per vari motivi: Mercoledì Addams è un personaggio iconico e molto riconoscibile, che ha ispirato per decenni la sottocultura goth (quella nata nell’Inghilterra degli anni Ottanta e che si ispira appunto ad atmosfere gotiche e cupe) ed è un classico travestimento per Halloween. Il fatto che sia stata diretta da Tim Burton, un regista famosissimo e amato per i suoi film incentrati su personaggi bizzarri, emarginati e a tratti mostruosi, non ha fatto che aumentare l’entusiasmo

Se secondo la critica e molti spettatori la prima stagione è un po’ prevedibile e lascia a desiderare per quanto riguarda l’approfondimento dei personaggi, secondo molti il suo successo si deve agli ammiccamenti a immaginari ed estetiche molto amati in questi anni dagli adolescenti, al fatto che gli sceneggiatori abbiano ricalcato molto fedelmente i temi e le trame classiche dei grandi film adolescenziali, e a un balletto diventato virale su TikTok.

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Nel primo episodio di Mercoledì la protagonista (interpretata da Jenna Ortega) riempie di piranha la piscina della scuola pubblica che frequenta, in cui si stanno allenando i ragazzi che bullizzano il fratello, Pugsley. Uno di loro perde un testicolo e Mercoledì viene espulsa. I suoi genitori, Morticia e Gomez (interpretati da Catherine Zeta Jones e Luis Guzmán), decidono di iscriverla alla Nevermore Academy, una scuola per “reietti” – ovvero persone con poteri fuori dal comune, come sirene, vampiri, licantropi e psichici – dove loro stessi hanno studiato da giovani. 

La Nevermore Academy prende il nome dalla poesia più famosa di Edgar Allan Poe, scrittore americano tra gli inventori dell’horror moderno, e la sua architettura gotica ricorda moltissimo la scuola di Hogwarts nella saga di Harry Potter o un college di Oxford o Cambridge. Sia il liceo che le sue uniformi richiamano fortemente una sottocultura giovanile, o “estetica” (“aesthetic”) di internet, denominata “dark academia”, che evoca un’epoca compresa tra la metà dell’Ottocento e gli anni Quaranta del Novecento ed è legata a un’idealizzazione dell’educazione di élite britannica – fatta di biblioteche gotiche polverose,  giacche, pantaloni e gonne di tweed e lettere scritte a mano con il calamaio – con qualche lato oscuro, che in Mercoledì sicuramente non manca. 

Appena arrivata a Nevermore, infatti, la protagonista della serie scopre che qualcuno sta assassinando violentemente le persone nella vicina cittadina di Jericho: la ricerca del colpevole si intreccia al fatto che qualcuno sta cercando di uccidere la stessa Mercoledì. Come succede in tantissimi altri classici dell’intrattenimento “young adult” (ovvero quello pensato per adolescenti e ventenni), come Buffy L’ammazzavampiri, Veronica Mars, o più recentemente Riverdale, una parte importante della trama di Mercoledì è dedicata anche alla vita personale della protagonista, con tutti i melodrammi tipici del genere.

I cliché sono molti. C’è il triangolo amoroso tra la protagonista, un artista tormentato e un ragazzo più tenero e “normale”. La scuola è divisa in cricche e la ragazza più popolare della scuola è presentata immediatamente come rivale di Mercoledì. C’è il conflitto tra la protagonista e i suoi genitori (e con l’autorità in generale). C’è addirittura un ballo scolastico, durante il quale Mercoledì fa un balletto stranissimo che da settimane viene imitato su TikTok, cosa che ha attirato ulteriori attenzioni sulla serie.

Su Slate, Nadira Goffe ha scritto un lungo articolo che spiega il successo di Mercoledì sostenendo che presenta agli spettatori un mondo facilmente riconoscibile, perfetto per evadere dalla realtà per qualche ora. Ma il fatto che Mercoledì prenda in prestito temi e trame così comuni ha attirato diverse critiche. Su Chron, A. A. Dowd ha scritto:

La natura algoritmicamente banale di Mercoledì si estende al fatto che continui a affibbiare alla sua eroina interessi e capacità sempre nuove. Questa versione di Mercoledì ha poteri psichici, come Undici di Stranger Things. Fa l’investigatrice come Veronica Mars, aiutando le forze dell’ordine locali a indagare sulla serie di omicidi. Aspira ad una carriera di scrittrice, che consente allo spettacolo di inquadrare ogni episodio attraverso una voce fuori campo simile a Carrie Bradshaw [il personaggio di Sex and the City]. Ed è combattuta tra due interessi amorosi, una coppia di ragazzi bianchi fondamentalmente intercambiabili, come in Felicity. A volte, sembra che Mercoledì voglia essere tutto tranne la famiglia Addams.

Il fatto che Mercoledì sia un personaggio appartenente a un franchise molto riconoscibile a livello internazionale, però, è sicuramente una parte centrale del successo della serie. I personaggi della Famiglia Addams nacquero negli anni Trenta come protagonisti di una serie di fumetti pubblicati dal New Yorker, la celebre rivista americana, ma da allora sono stati protagonisti di film, serie e cartoni animati. Il personaggio di Mercoledì gode insomma di un’enorme fama, che ha attraversato diverse generazioni, compresa quella delle ragazze goth e femministe che ne fecero uno dei propri riferimenti nella cultura pop fin dagli anni Ottanta. Oggi su internet è possibile trovare una gran quantità di magliette, felpe, borse, tazze e altri gadget con la sua faccia o sue citazioni. 

L’industria dell’intrattenimento contemporanea punta massicciamente sull’espansione di universi narrativi già esistenti – si pensi ai nuovi film e serie ambientati nel mondo di Star Wars, il “multiverso” creato dalla Marvel, i prequel di Harry Potter e Game of Thrones – esattamente perché hanno mostrato di garantire nella maggior parte dei casi grandi ritorni economici. 

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In questo senso, come ha scritto Jerome Casio su Screenrant, «Mercoledì Addams è sempre stata una dei membri di maggior successo commerciale della famiglia Addams, con la sua intelligenza precoce e tenebrosa e i suoi modi spudoratamente goffi. Di tutti i membri della famiglia, uno spin-off [in gergo televisivo, una serie il cui protagonista era già apparso come personaggio secondario in un altro film o serie] era quello senza dubbio più promettente e interessante, come mostra anche l’attuale successo della serie». Aiuta il fatto che l’interpretazione di Jenna Ortega, l’attrice ventenne che veste i panni di Mercoledì, sia considerata eccellente anche dai critici più severi della serie.