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  • Venerdì 16 settembre 2022

A Izyum è stata trovata una fossa comune con circa 440 cadaveri 

Secondo il governo ucraino è una delle più estese trovate finora in una città liberata dall'occupazione russa

Un'immagine della fossa comune da un video diffuso dal Guardian
Un'immagine della fossa comune da un video diffuso dal Guardian
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Giovedì le autorità ucraine hanno dichiarato di aver scoperto una fossa comune contenente circa 440 cadaveri a Izyum, la città ucraina liberata dopo mesi di occupazione russa nell’inaspettata e vittoriosa controffensiva della scorsa settimana. La fossa comune si trova nei pressi di una foresta non lontano dalla città: la sua esistenza è stata confermata da alcuni giornalisti di Associated Press, che tuttavia non hanno potuto confermare indipendentemente il numero dei cadaveri.

Serhiy Bolvinov, il capo della polizia locale, ha detto che è una delle più estese fosse comuni trovate in una città ucraina liberata, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’ha paragonata ai ritrovamenti di cadaveri a Bucha, cittadina a nord-ovest di Kiev in cui i russi commisero un terribile massacro nei primi mesi di guerra.

«La Russia sta lasciando morte ovunque dietro di sé e deve esserne ritenuta responsabile», ha detto Zelensky.

Non si sa molto sull’identità delle persone ritrovate nella fossa comune, né sulle circostanze della loro uccisione: sembra che siano sia soldati che civili. Secondo Bolvinov alcuni sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco, altri in bombardamenti e colpi di artiglieria. Ora comunque verranno svolti i necessari accertamenti e secondo la polizia locale si saprà qualcosa di più nei prossimi giorni.

Da quando Izyum e altre ampie aree del nord-est ucraino sono state liberate, le autorità stanno indagando su possibili abusi e crimini commessi dai russi durante l’occupazione. Di recente il ministero dell’Interno ucraino ha annunciato di aver rinvenuto prove di torture commesse dai militari russi nella zona di Kharkiv.