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  • Giovedì 15 settembre 2022

La Russia continua a bombardare infrastrutture civili ucraine

Ha colpito una diga e allagato la città di Kryvyi Rih: secondo Zelensky è stata una vendetta per la recente controffensiva

(Euromaidan Press/Twitter)
(Euromaidan Press/Twitter)
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Mercoledì pomeriggio l’esercito russo ha lanciato alcuni missili sulla città ucraina di Kryvyi Rih, che si trova nella regione meridionale del Dnipropetrovsk, una cinquantina di chilometri a nord dei territori occupati dai russi. Nell’attacco è stata colpita e danneggiata una diga sul fiume Inhulets, e l’acqua ha invaso diverse strade allagando la città. È l’ennesimo attacco russo contro infrastrutture civili che non hanno nessun ruolo strategico dal punto di vista militare, e secondo le autorità ucraine sarebbe stato compiuto per vendicarsi delle recenti vittorie dell’esercito ucraino nel nord-est del paese.

Dopo l’attacco, in cui si stima siano stati lanciati in tutto otto missili, le autorità cittadine hanno immediatamente ordinato l’evacuazione di centinaia di civili, e nella notte altri attacchi alla diga hanno peggiorato la situazione, portando il livello dell’acqua in alcune strade fino a 2,5 metri.

Non è chiaro se l’intento della Russia fosse effettivamente colpire la diga per causare un’inondazione nella città. Secondo l’Institute for the Study of War (ISW), un centro studi americano specializzato in analisi militari, è più probabile che il vero obiettivo dell’attacco fosse colpire la diga per danneggiare un ponte lungo il percorso del fiume, allestito nei giorni scorsi dalle forze ucraine come parte della controffensiva per riconquistare Kherson.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che è nato a Kryvyi Rih, ha commentato l’attacco dicendo che la diga non aveva alcun valore militare, e il suo danneggiamento è stato un tentativo di colpire gli abitanti della città. «Questo è un altro motivo per cui la Russia perderà. Siete dei deboli che stanno facendo guerra contro i civili. Canaglie che, fuggite dal campo di battaglia, cercano di fare del male a persone che si trovano lontano».

In quest’ultima frase Zelensky fa riferimento a quanto accaduto negli scorsi giorni nel nord-est dell’Ucraina, dove una controffensiva inaspettatamente rapida ed efficace ha permesso all’esercito ucraino di riconquistare molte zone che erano state occupate dai russi, costringendoli a una ritirata.

Al momento le autorità russe non hanno commentato l’attacco, ma non sarebbe comunque la prima volta che la Russia colpisce infrastrutture civili per mettere in difficoltà l’Ucraina. La scorsa settimana, per esempio, un bombardamento russo aveva colpito e distrutto l’infrastruttura della rete elettrica che alimenta Enerhodar, città vicina alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, causando un blackout prolungato, mentre dopo la controffensiva ucraina l’esercito russo aveva bombardato varie infrastrutture elettriche in tutto l’oriente del paese, anche in questo caso lasciando migliaia di persone senza luce e riscaldamento.

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