Zelensky nella città liberata di Izyum

Il presidente ucraino l'ha visitata mercoledì, per la prima volta dopo la riconquista avvenuta negli ultimi giorni

Volodymyr Zelensky 
a Izyum (AP Photo/Leo Correa)
Volodymyr Zelensky a Izyum (AP Photo/Leo Correa)

Mercoledì 14 settembre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è andato in visita a Izyum, una delle principali città che erano state conquistate dall’esercito russo nel nord-est dell’Ucraina e che le forze ucraine hanno liberato negli ultimi giorni in una sorprendente e rapida controffensiva. È stata la prima visita di Zelensky nella città dopo la liberazione, e parlando in una cerimonia pubblica con alcuni soldati ha commentato così la riconquista ucraina:

«È forse possibile occupare momentaneamente un territorio del nostro paese. Ma è senza dubbio impossibile occupare il nostro popolo, il popolo ucraino».

Izyum è insieme a Kupiansk una delle città più importanti riconquistate dall’esercito ucraino, soprattutto per un motivo: sono entrambi due grossi centri ferroviari e di trasporto, e da lì passava la via di trasporto che dalla Russia portava rifornimenti e munizioni all’esercito russo sul fronte orientale.

Da Izyum, in particolare, sarebbe dovuta partire la grossa operazione che avrebbe consentito alla Russia di completare la conquista della regione di Donetsk. Con la perdita di Izyum, questa possibilità  si riduce notevolmente.

Durante una cerimonia in cui è stata issata la bandiera ucraina nella città, Zelensky ha anche detto che «prima, quando guardavamo in alto, cercavamo sempre il cielo azzurro, il sole. E oggi noi tutti, e in particolare le persone che vivono momentaneamente nei territori occupati, guardiamo in alto cercando una sola cosa: la bandiera del nostro paese. Significa che in quel posto ci sono degli eroi. Significa che il nemico non c’è più, che è fuggito».

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