• Mondo
  • Lunedì 12 settembre 2022

In Svezia è in vantaggio il centrodestra

Di pochissimo, ma per i risultati definitivi bisognerà aspettare: i Democratici Svedesi, di estrema destra, potrebbero diventare il secondo partito in parlamento

Jimmie Akesson, leader dei Democratici Svedesi, partito di estrema destra (Michael Campanella/Getty Images)
Jimmie Akesson, leader dei Democratici Svedesi, partito di estrema destra (Michael Campanella/Getty Images)
Caricamento player

Con il 93 per cento delle schede scrutinate, la coalizione di centrodestra è in leggero vantaggio alle elezioni parlamentari che si sono svolte domenica in Svezia. L’esito non è ancora definitivo e la commissione elettorale ha fatto sapere che bisognerà aspettare mercoledì, quando verranno contati tutti i voti via posta e quelli degli elettori all’estero: al momento tra i due principali schieramenti, centrodestra e centrosinistra, c’è infatti uno scarto di soli 50mila voti.

In base ai risultati preliminari, sarà la coalizione di centrodestra ad avere la maggioranza dei seggi in parlamento (176 seggi su 349), e quindi a esprimere il prossimo capo di governo. I Socialdemocratici della prima ministra uscente Magdalena Andersson, di centrosinistra, hanno ottenuto circa il 30 per cento dei voti, e rimangono quindi il partito più votato ma nel complesso le forze politiche della sua coalizione sono andate peggio degli avversari.

Il risultato più eclatante è stato quello dei Democratici Svedesi, formazione di estrema destra diretta discendente dei neonazisti svedesi, che sono stati il secondo partito più votato con circa il 20 per cento delle preferenze. È un risultato notevole e cambierà di certo le gerarchie all’interno della coalizione. I Moderati guidati da Ulf Kristersson, lo storico partito di centrodestra svedese, hanno invece ottenuto circa il 19 per cento dei voti, e avranno meno seggi dei Democratici Svedesi in parlamento.

Jimmie Akesson, leader dei Democratici Svedesi, ha compiuto in questi anni un’opera di “normalizzazione” del suo partito, aumentando gradualmente i consensi fino al risultato di queste ultime elezioni.

Akesson ha cercato di cancellare l’immagine legata al fascismo e al neonazismo, e ha espulso parte delle componenti più radicali del partito. Ne ha anche rinnovato il simbolo, sostituendo la fiamma con un fiore. I partiti di centrosinistra, però, non hanno mai creduto a una vera svolta moderata dei Democratici Svedesi, e hanno continuato ad accusarli di essere una minaccia per la democrazia.

– Leggi anche: Le bande criminali sono al centro della campagna elettorale svedese