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  • Martedì 9 agosto 2022

La guerra in Ucraina si è spostata a sud

La controffensiva ucraina per riprendere Kherson è solo l'inizio di quella che potrebbe essere una nuova fase della guerra

Soldati russi di guardia di fronte alla centrale idroelettrica di Kherson, sul fiume Dnepr.(ANSA/EPA/SERGEI ILNITSKY)
Soldati russi di guardia di fronte alla centrale idroelettrica di Kherson, sul fiume Dnepr.(ANSA/EPA/SERGEI ILNITSKY)
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Nelle ultime settimane le principali azioni militari in Ucraina, sia da parte dell’esercito russo che di quello ucraino, si stanno concentrando nel sud del paese, nelle regioni vicine ai più importanti porti ucraini sul Mar Nero. Secondo vari esperti militari, nelle prossime settimane gli scontri nel sud potrebbero essere importanti per determinare l’esito della guerra: per l’Ucraina, che cercherà di riconquistare alcuni importanti territori persi all’inizio dell’invasione russa, soprattutto la città di Kherson, e per la Russia che invece cercherà di occupare tutto il sud e ridurre il più possibile l’accesso dell’Ucraina al mare.

Questo spostamento a sud è l’ennesimo cambio del fronte principale da quando è iniziata la guerra: inizialmente la Russia aveva cercato di conquistare la capitale Kiev, ma dopo numerosi problemi aveva deciso di concentrare i propri sforzi nell’est del paese, con l’obiettivo di prendere il controllo di tutta la zona del Donbass (di cui controllava già diverse parti). Dopo alcuni importanti successi, anche l’avanzamento russo a est però si è di fatto bloccato.

I primi segnali dello spostamento del fronte della guerra a sud non sono arrivati però dalla Russia bensì dall’Ucraina, che tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto ha iniziato una controffensiva nella città di Kherson, la prima città di una certa importanza a essere occupata dai russi all’inizio della guerra. L’esercito ucraino ha distrutto le principali vie di comunicazione della città e due importanti ponti sul fiume Dnepr, con l’obiettivo di isolare le truppe russe dagli altri territori occupati.

Le azioni militari ucraine per riprendere il controllo di Kherson stanno andando avanti quotidianamente, ma nel frattempo anche da parte russa si sta muovendo qualcosa. Il comando meridionale dell’esercito ucraino ha detto che negli ultimi giorni la Russia starebbe ammassando una gran quantità di truppe nelle regioni di Zaporizhzhia e di Kherson, che sono in buona parte già sotto il controllo russo.

È un’informazione che va presa con cautela perché non ci sono le prove al momento, ma è stata confermata anche da diversi analisti militari e fonti dell’intelligence di governi occidentali. Si prevede quindi che nelle prossime settimane gli scontri tra l’esercito russo e quello ucraino diventeranno sempre più intensi in quelle zone.

– Leggi anche: La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è troppo vicina ai combattimenti

L’obiettivo principale di questo spostamento di truppe russe sarebbe di reagire a un eventuale attacco ucraino, ma è anche vero che la Russia ha notevoli interessi proprio nel sud.

Attualmente l’obiettivo della Russia, come parzialmente confermato alcuni giorni fa dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, è riuscire a conquistare tutti i territori ucraini che si affacciano sul Mar Nero, chiudendo così definitivamente gli sbocchi marittimi all’Ucraina. Nel corso dei mesi, però, la Russia ha più volte modificato i propri obiettivi, riadattandoli alla situazione sul campo, come successo quando ha rinunciato alla conquista di Kiev.

Questo vorrebbe dire conquistare le città di Mykolaiv e di Odessa, due dei più importanti porti ucraini. Con la conquista del sud, la Russia potrebbe inoltre collegare i territori sotto il suo controllo a quello della Transnistria, autoproclamata repubblica filorussa all’interno della Moldavia.

È però un’impresa giudicata tutt’altro che semplice: rispetto al fronte nel Donbass, al sud l’esercito ucraino è molto meglio equipaggiato per resistere e respingere un’offensiva russa. Soprattutto lanciarazzi HIMARS, forniti dagli Stati Uniti all’esercito ucraino, sono stati tra le armi principali utilizzate all’inizio della controffensiva per riprendere Kherson, e potrebbero risultare fondamentali nel proseguimento della guerra al sud.

Nei prossimi mesi l’Ucraina dovrebbe ricevere ancora più armi dai paesi occidentali, ma la controffensiva iniziata a Kherson sembra dimostrare che l’esercito ucraino voglia attaccare il prima possibile per riconquistare i territori occupati dalla Russia nel sud. Come ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando con il giornale tedesco Tagesspiegel, l’Ucraina si aspetta che nuove armi arrivino il prima possibile in modo da velocizzare le operazioni militari nel sud e impedire che la Russia prenda tempo per portare nuove armi e soldati al fronte. «Più armi pesanti avremo e più velocemente le avremo, prima saremo in grado di fermare questa guerra».

– Leggi anche: Il controverso report di Amnesty International sull’esercito ucraino

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