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  • Venerdì 8 luglio 2022

Rotterdam non smonterà un suo storico ponte per far passare il superyacht di Jeff Bezos

Era l'unico modo per far uscire in mare la grossa imbarcazione, ma aveva provocato molte polemiche

Il Koningshavenbrug di Rotterdam, conosciuto come De Hef (Wikimedia)
Il Koningshavenbrug di Rotterdam, conosciuto come De Hef (Wikimedia)
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Lo yacht che ha commissionato a un cantiere navale olandese l’imprenditore miliardario Jeff Bezos, fondatore di Amazon e CEO dell’azienda spaziale Blue Origin, sarebbe così grande che per permettergli di uscire in mare la città di Rotterdam dovrebbe smontare parzialmente un suo storico ponte. Adesso, secondo un membro del consiglio comunale di Rotterdam, la società navale incaricata della costruzione del “superyacht” di Bezos ha rinunciato a chiedere il permesso per far smantellare il ponte, vicenda che era stata al centro di una serie di polemiche a inizio anno.

Il ponte in questione si chiama Koningshavenbrug ed è conosciuto dai residenti come De Hef. Fu aperto nel 1927 per collegare Rotterdam a Breda attraverso la linea ferroviaria e venne parzialmente ricostruito nel 1940, in seguito a un bombardamento da parte dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Permette il passaggio di imbarcazioni alte fino a 40 metri, e anche se non è più usato dal 1993 è considerato un monumento cittadino.

Il superyacht di Bezos è in costruzione in un cantiere a est della città e una volta completato dovrebbe essere lungo 127 metri. Rimuovere temporaneamente la parte centrale del ponte sarebbe stato l’unico modo per permettergli di passare.

Inizialmente alcuni funzionari del governo locale avevano detto che il ponte sarebbe stato smontato e che la struttura sarebbe stata ricomposta nel giro di circa una settimana, ma in un secondo momento la notizia era stata smentita dal sindaco della città, Ahmed Aboutaleb. La possibilità di doverlo smontare, anche se in via temporanea, aveva comunque provocato grosse critiche da parte degli storici e di vari gruppi di residenti, che in passato si erano opposti alla sua demolizione in varie occasioni.

Adesso il giornale olandese Trouw ha scritto che la società navale incaricata della costruzione dello yacht, Oceanco, era rimasta così impressionata dalle proteste da decidere di cambiare idea. Secondo i documenti visti da Trouw, i dipendenti del cantiere si sentivano minacciati e temevano che lo yacht potesse essere danneggiato da vandali.

Al momento non è chiaro se Oceanco porterà a termine i lavori per finire il superyacht di Bezos, e non si sa nemmeno se e come la grossa imbarcazione potrà lasciare il cantiere. La società non ha commentato ufficialmente e non ha risposto a due richieste di chiarimenti del New York Times. Secondo alcune voci citate dal sito di notizie Dutch News, lo yacht potrebbe essere trasportato in un altro cantiere per gli ultimi lavori.

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