Un altro problema per l’esercito russo in Ucraina: attraversare i fiumi

È una manovra che in guerra è particolarmente delicata, e per la quale i russi si sono dimostrati ancora una volta impreparati

Un ponte sul Siverskyi Donets, a sud di Izyum, il 24 marzo 2022 (EPA/ SATELLITE IMAGE 2022 MAXAR TECHNOLOGIES via ANSA)
Un ponte sul Siverskyi Donets, a sud di Izyum, il 24 marzo 2022 (EPA/ SATELLITE IMAGE 2022 MAXAR TECHNOLOGIES via ANSA)
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Nel corso della guerra in Ucraina, l’esercito russo ha mostrato gravi mancanze dal punto di vista logistico e tattico, nella catena di comando e nella trasmissione delle informazioni, tutti problemi che hanno portato tra le altre cose alla perdita di un considerevole numero di carri armati, circa un quarto del totale. C’è stato un altro aspetto che ha dimostrato la generale impreparazione russa. Riguarda una manovra puntuale e rischiosa, sistematicamente fallita dai russi dall’inizio della guerra: l’attraversamento dei fiumi.

In un recente articolo del Wall Street Journal, il giornalista Daniel Michaels ha raccolto una serie di pareri di ex funzionari militari occidentali, che hanno concordato sul fatto che la Russia abbia «dato al mondo una lezione» su come non si attraversano i fiumi durante una campagna militare.

All’inizio dell’invasione, l’esercito russo ha tentato di attraversare il fiume Irpin, vicino a Kiev, costruendo pontoni galleggianti che però sono stati distrutti e affondati dall’artiglieria ucraina. L’obiettivo era quello di occupare il paese sull’altra sponda, Moschun, ma le truppe e i mezzi russi non erano abbastanza. Più di recente, a inizio maggio, i russi hanno azzardato un attraversamento anche nel Donbass, sul fiume Siverskyi Donets, a sud di Izyum, ma anche in questo caso andando incontro a una serie di fallimenti.

Sulla base delle immagini satellitari, che mostrano alcuni mezzi russi distrutti lungo le sponde dei fiumi, gli ex militari sentiti da Michaels sostengono che la Russia abbia «ignorato la sua stessa dottrina militare», «tentando precipitosamente una manovra che richiede pianificazione attenta, ingenti risorse e una rigorosa supervisione». Attraversare un fiume, infatti, è come sbarcare via mare: richiede un misto di forze di terra, di acqua e di aria a supporto delle truppe d’assalto, altrimenti esposte al tiro nemico. E tutta l’operazione deve essere eseguita con grande velocità e coordinamento.

Sono elementi che però sono mancati all’esercito russo. Tony Spamer, sergente maggiore britannico in pensione, ha raccontato a Michaels che attraversare un fiume è un’operazione che passa almeno da sei fasi, e che inizia con l’individuazione dei punti ideali per l’attraversamento. Poi, anche nel caso in cui l’operazione avvenga in uno soltanto di questi punti, le truppe devono fingere di essere al lavoro su più zone del fiume, lontane tra loro, come diversivo e per non attirare l’attenzione del nemico. L’ideale sarebbe che l’attraversamento avvenga di notte, e che le truppe al lavoro siano schermate dal fumo per non farsi vedere (provocato magari da fuochi accesi appositamente nei dintorni).

Sembra che l’esercito russo sul Siverskyi Donets abbia usato il fumo per schermare le truppe, ma concentrando tutte le sue forze su un solo punto. «Se fai fumo in una zona ma hai soltanto un punto di attraversamento, non stai nascondendo un bel niente», ha detto a Michaels il generale statunitense Peter DeLuca, esperto di Russia e ora in pensione.

Un’altra cosa importante da fare è rendere sicure entrambe le sponde del fiume attraverso il supporto aereo o l’artiglieria, così che le truppe che attraversano il pontone possano disperdersi in fretta e fare spazio alle altre che arrivano. A giudicare dai mezzi russi distrutti lungo la sponda del Siverskyi Donets, scrive Michaels, questo non è accaduto. Inoltre, i russi hanno costruito più di un pontone molto vicini tra loro, permettendo così all’artiglieria ucraina di distruggerli entrambi nell’arco di uno stesso attacco.

Un articolo del New York Times pubblicato mercoledì descrive un’altra tattica usata dagli ucraini: hanno posizionato delle mine nel fiume, a monte dell’attraversamento, così che la corrente le trasportasse fino ai pontoni russi. Inoltre, hanno creato una linea difensiva di sbarramento anche grazie all’artiglieria pesante inviata dagli Stati Uniti (obici M777) che a inizio maggio era appena arrivata. Secondo il New York Times in quell’assalto l’esercito russo ha perso 400 soldati.

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