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  • Mercoledì 18 maggio 2022

No, l’Italia non andrà ai Mondiali al posto dell’Ecuador

«Ci sono zero possibilità di ripescaggio» ha detto il presidente della FIGC, chiudendo una questione di cui si parlava da un po'

(Claudio Villa/Getty Images)
(Claudio Villa/Getty Images)
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Mercoledì il presidente della federazione calcistica italiana (FIGC), Gabriele Gravina, ha chiarito alla stampa la questione sul possibile ripescaggio della Nazionale maschile ai Mondiali in Qatar. Dalla sconfitta dell’Italia al primo turno degli spareggi contro la Macedonia del Nord, lo scorso 24 marzo, circolavano infatti voci molto vaghe su una possibile esclusione dai Mondiali dell’Ecuador, una delle qualificate sudamericane, e su di un conseguente ripescaggio che avrebbe coinvolto (non si sa bene perché) l’Italia.

Questa eventualità era sempre stata sminuita e pressoché ignorata, ma continuava a circolare e a riproporsi frequentemente, probabilmente alimentata da alcuni giornali sudamericani, in particolare quelli cileni, altra nazione che non parteciperà ai Mondiali del prossimo inverno. Rispondendo alle domande della stampa, Gravina ha detto: «Ci sono zero possibilità di ripescaggio. I posti a disposizione dell’Europa sono tredici e sono tutti occupati. Se si dovesse liberare un posto, sarebbe preso da un’altra nazionale sudamericana».

Lo stesso Gravina ha poi specificato di aver chiesto direttamente alla FIFA — l’organo che governa il calcio internazionale — delle spiegazioni sul caso dell’Ecuador: «Abbiamo contattato la FIFA per darci un momento di ebbrezza, ma la risposta è stata del tutto negativa. In Qatar sarebbero contenti di una nostra presenza e noi pure, ma le regole sono queste e siamo andati fuori per demerito».

La FIFA sta valutando proprio in questi giorni il caso dell’Ecuador su esposto della federazione cilena, che ha denunciato la presunta falsificazione dei documenti anagrafici del difensore Byron Castillo, membro della nazionale ecuadoriana. Secondo le accuse, Castillo non sarebbe nato nel 1998 a Playas, in Ecuador, ma nel 1995 in Colombia, nazione confinante. Per questo il Cile ha chiesto che all’Ecuador vengano tolti i punti delle partite di qualificazione in cui ha utilizzato Castillo. Una decisione in merito è attesa nelle prossime settimane.

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