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  • Giovedì 3 febbraio 2022

Gli italiani più attesi ai Giochi di Pechino

L'Italia punta ad aumentare le medaglie per la terza edizione consecutiva, ma infortuni e contagi potrebbero complicare le cose

Federica Brignone prima dello slalom gigante di Cortina d'Ampezzo (AP Photo/Gabriele Facciotti)
Federica Brignone prima dello slalom gigante di Cortina d'Ampezzo (AP Photo/Gabriele Facciotti)

Saranno 118 gli atleti italiani alle Olimpiadi invernali di Pechino, tre in meno di quelli che si qualificarono quattro anni fa a Pyeongchang. Allora le medaglie furono dieci in totale (3 ori, 2 argenti, 5 bronzi) e l’Italia si classificò al dodicesimo posto nel medagliere. Per Pechino le aspettative sono leggermente più alte: l’obiettivo del Comitato olimpico italiano è superare le dieci medaglie di quattro anni fa, in modo da chiudere un ciclo olimpico iniziato con le memorabili Olimpiadi estive di Tokyo.

Fare previsioni però è più complicato del solito, per via dei contagi che durante la manifestazione potrebbero scombinare le gare escludendo alcuni partecipanti. In certe discipline, per esempio quelle che inizieranno prima delle altre, è già successo.

Nonostante queste incertezze, le tradizionali previsioni di Nielsen, una delle più grandi aziende al mondo nella produzione di ricerche di mercato, sembrano confermare le aspettative del Coni. L’Italia potrebbe concludere queste Olimpiadi con 13 medaglie complessive, che sarebbe il miglior risultato da Salt Lake City 2002 (il record invece sono le 20 medaglie di Lillehammer 1994). Il maggior numero di medaglie rispetto al 2018 potrebbe essere favorito dall’età degli atleti, dato che molti sono arrivati al picco della loro carriera, e dal fatto che è da due edizioni che l’Italia si migliora. Fra gli atleti più quotati, Nielsen cita Federica Brignone, Sofia Goggia, Dorothea Wierer e Michela Moioli. Ma ce ne sono anche altri.

Arianna Fontana
Pattinaggio su ghiaccio

È stata la portabandiera italiana a Pyeongchang. Nel 2006 a Torino diventò l’atleta italiana più giovane a salire su un podio ai Giochi invernali, ad appena 15 anni e 314 giorni. Anche per questo sembra che gareggi da una vita. Ora di anni ne ha 31 ed è ancora una delle più forti al mondo nella sua disciplina, il pattinaggio short track, cioè di velocità su distanze inferiori ai 1500 metri. In carriera ha vinto otto medaglie olimpiche. Il suo primo oro era arrivato proprio a Pyeongchang quattro anni fa, nella sua specialità preferita, i 500 metri.

Michela Moioli
Snowboard

Ha 26 anni, è di Alzano Lombardo ed è la campionessa olimpica in carica nello snowboard cross. Sarà la portabandiera in sostituzione di Sofia Goggia. Quattro anni fa a Pyeongchang era tra le favorite nella sua prova, e vinse l’oro. A Pechino è ancora favorita e avrà inoltre la possibilità di competere in una seconda specialità, lo snowboard cross a coppie misto, un nuovo formato di gara introdotto proprio a Pechino. Moioli farà squadra con una fra Lorenzo Sommariva e Omar Visintin.

Sofia Goggia
Sci alpino

Prima del recente infortunio era una delle atlete più attese non solo della delegazione italiana, di cui avrebbe dovuto essere la portabandiera, ma fra tutti i partecipanti ai Giochi. Perché è la campionessa olimpica in carica della discesa libera e a 29 anni è arrivata nel miglior momento della sua carriera, come dimostrano le sei vittorie ottenute fin qui in Coppa del Mondo (quattro in discesa libera e due nel supergigante).

Lo scorso 23 gennaio, però, è caduta in modo scomposto nel supergigante di Cortina rimediando una distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento crociato, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea, il tutto aggravato due precedenti operazioni alle parti lesionate dal nuovo infortunio.

Per non saltare le Olimpiadi non si è operata, e da giorni si sta allenando per cercare di arrivare a Pechino in condizioni da poter gareggiare. I suoi parametri fisici diranno se e come rientrerà in condizione. In ogni caso dovrebbe partire per Pechino domenica o al massimo lunedì. La discesa libera è in programma sabato 12. Per arrivarci al meglio potrebbe rinunciare al supergigante di venerdì 11.

Federica Brignone
Sci alpino

In termini di vittorie, accanto a Goggia c’è Brignone, che ha 31 anni e fin qui ha ottenuto tre vittorie in Coppa del Mondo, tutte nel supergigante, la sua specialità. Nel 2020 aveva vinto inoltre la Coppa del Mondo generale, oltre a due coppe di specialità. La sua rivalità con Goggia è nota nell’ambiente, ed è forse tra i motivi per cui da un anno si allena separatamente con suo fratello Davide.

Marta Bassino
Sci alpino

Appena dietro le due sciatrici italiane più vincenti e conosciute c’è Marta Bassino. Ha 25 anni, ha vinto l’unico oro italiano ai Mondiali di Cortina del 2021 e l’ultima Coppa del Mondo di slalom gigante. Anche per questo è stata scelta come sciatrice dell’anno dalla federazione. Nella sua specialità, lo slalom gigante, paga la presenza di campionesse come Mikaela Shiffrin, Petra Vlhova e Lara Gut, ma con i due podi ottenuti di recente in Coppa del Mondo può ambire a una medaglia.

Elena Curtoni
Sci alpino

Ha trent’anni ed è fra le sciatrici più esperte della nazionale italiana. Non ha ottenuto grandi successi fin qui, ma in questa stagione è in forma, è già andata due volte sul podio e ha vinto il supergigante di Cortina. Può puntare a un piazzamento importante.

Dorothea Wierer
Biathlon

È la miglior biatleta italiana di sempre: nessuno italiano prima di lei era mai riuscito a superare gli atletici nordici e vincere una Coppa del Mondo generale nello sport che combina lo sci di fondo e il tiro con la carabina. Wierer lo ha fatto per la prima volta nel 2019 e poi si è ripetuta l’anno successivo. Ha 31 anni, è nata a Brunico ed è cresciuta ad Anterselva, comune della provincia autonoma di Bolzano, sede della tappa italiana della Coppa del Mondo di biathlon. Negli ultimi due anni ha vinto anche due ori ai Mondiali. È alla sua terza Olimpiade, e cercherà di vincere la sua prima medaglia individuale nella 15 chilometri o nella mass start, dopo i due bronzi vinti nella staffetta mista.

Lisa Vittozzi
Biathlon

Per l’Italia, oltre ai successi di Wierer, nel biathlon sono stati importanti i piazzamenti di Lisa Vittozzi, ventiseienne di Sappada. Negli ultimi quattro anni ha vinto due argenti e un bronzo ai Mondiali, oltre a una Coppa del Mondo di individuale nel 2019, anno in cui è arrivata anche seconda nella generale dietro a Wierer.

Dominik Fischnaller
Slittino

Ha 28 anni, ha già partecipato a due Giochi invernali e conta una cinquantina di podi in Coppa del Mondo. Ha vinto la prova sprint dell’ultima tappa di Coppa del Mondo a Sochi, dove nel 2014 arrivò sesto nel singolo. Quattro anni fa in Corea del Sud concluse la stessa prova al quarto posto. A Pechino punta a riottenere una medaglia italiana nello slittino otto anni dopo l’ultima di Armin Zöggeler, che ora è il suo allenatore.

Francesca Lollobrigida
Pattinaggio su ghiaccio

È la sola atleta italiana nel pattinaggio su pista lunga. Ha 30 anni (il nonno paterno era imparentato con l’attrice Gina Lollobrigida), è del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare e fino al 2019 ha corso anche sui pattini a rotelle. Da allora è passata definitivamente alla pista lunga del pattinaggio su ghiaccio. A Sochi arrivò 23esima nei 3.000 metri; a Pyeongchang si piazzò tredicesima nei 3.000, decima nei 1.500 e settima nella mass start. In quest’ultima specialità è stata campionessa europea.

Davide Ghiotto
Pattinaggio su ghiaccio

La squadra maschile del pattinaggio di velocità è composta invece da sei atleti. Le speranze maggiori sono riposte su Davide Ghiotto, atleta ventottenne delle Fiamme Gialle, che gareggerà nei 5.000 e nei 10.000 metri e poi nell’inseguimento a squadre con Andrea Giovannini, Michele Malfatti, Jeffrey Rosanelli, David Bosa e Alessio Trentini.

Federico Pellegrino
Sci nordico

È ancora la più grande speranza di medaglia italiana nello sci di fondo. È di Aosta, ha 31 anni, gareggia per le Fiamme Oro e arriva alle Olimpiadi di Pechino quattro anni dopo aver vinto l’argento nella gara sprint dello sci di fondo a Pyeongchang. Nella stessa specialità è stato campione del mondo nel 2017. Nella Coppa del Mondo iniziata a dicembre ha ottenuto finora un secondo posto nella prova di Dresda.

– Leggi anche: Ad alcuni atleti è stato detto di lasciare i telefoni a casa prima di partire per Pechino