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  • Lunedì 31 gennaio 2022

Le foto della Terra scattate da un missile nordcoreano lanciato nello Spazio

Sono state diffuse dal regime per dimostrare il successo di un nuovo test balistico

Domenica la Corea del Nord ha condotto un nuovo test con un proprio missile balistico a raggio intermedio (IRBM), pubblicando due foto molto simili della Terra ripresa dallo Spazio per dimostrare il successo del lancio. Le immagini mostrano parte della penisola coreana e della Cina continentale. Il regime nordcoreano ha in seguito confermato il lancio del missile di tipo Hwasong-12, il settimo dall’inizio dell’anno e un’ulteriore dimostrazione dei progressi raggiunti nello sviluppo e nella gestione dei test balistici.

La Terra ripresa da una telecamera a bordo del missile nordcoreano Hwasong-12 (KCNA)

Da tempo le Nazioni Unite vietano alla Corea del Nord di effettuare test balistici e nucleari, ma il regime nordcoreano ha dimostrato negli anni di non rispettare i divieti nonostante le pesanti sanzioni economiche imposte per la loro violazione.

Prima degli annunci nordcoreani, il nuovo lancio era stato confermato dai governi della Corea del Sud e del Giappone. Si stima che l’IRBM abbia raggiunto un’altitudine massima intorno ai 2mila chilometri, per poi ricadere a circa 800 chilometri di distanza dalla base di partenza. Parti del missile sono in seguito finite nelle acque al largo del Giappone.

Trattandosi di un lancio dimostrativo, per l’IRBM è stato privilegiato il raggiungimento di un’alta quota invece di un ampio raggio.

Secondo i calcoli, seguendo una traiettoria standard il missile dovrebbe essere in grado di coprire una distanza di circa 4mila chilometri, riuscendo a raggiungere vari obiettivi, compresi i territori statunitensi di Guam, nell’oceano Pacifico occidentale. L’agenzia di stato nordcoreana KCNA ha confermato il lancio e sostenuto che la traiettoria sia stata mantenuta «tenendo in considerazione la sicurezza dei paesi confinanti».

Il lancio del missile nordcoreano Hwasong-12 ripreso dall’alto (KCNA)

Secondo vari analisti ed esperti della Corea del Nord, il test di domenica sarebbe stato eseguito per verificare il funzionamento e l’affidabilità di alcuni sistemi di bordo del missile, e non per una nuova dimostrazione dei progressi raggiunti dal regime. Una conferma di questa ipotesi sembra essere data dal fatto che il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un, non fosse presente al momento del lancio. Di solito questi eventi sono visti come un’importante occasione di propaganda, la sua assenza potrebbe quindi indicare il fatto che non ci fossero certezze sull’esito del test.

I missili Hwasong-12 possono essere equipaggiati con testate nucleari, altra tecnologia sulla quale la Corea del Nord sta proseguendo le sperimentazioni, nonostante le sanzioni della comunità internazionale. I lanci con questi tipi di missili erano stati sospesi dopo l’annuncio di una moratoria decisa nel 2018 in concomitanza con gli incontri tra Kim Jong-un e l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La sospensione dei test missilistici era però durata meno di un anno, a causa di un nuovo rapido deterioramento dei rapporti tra i due paesi.

Il nuovo lancio è avvenuto a poche settimane di distanza dall’inizio delle Olimpiadi invernali in Cina, uno degli eventi più importanti del 2022. In Corea del Sud sono inoltre in programma le elezioni politiche per il prossimo marzo, solitamente accompagnate da una forte propaganda sulla questione della penisola coreana divisa politicamente in due. La Corea del Nord ha tutto l’interesse a mostrare i propri progressi in ambito militare per mantenersi rilevante nel contesto internazionale e riavviare eventuali negoziati sul nucleare.