Le poche differenze rimaste tra zona gialla e zona arancione

Per la stragrande maggioranza della popolazione non cambia nulla, qualche limitazione in più c'è per chi non ha il Green Pass

(Cecilia Fabiano/ LaPresse)
(Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Negli ultimi giorni il peggioramento della situazione negli ospedali ha portato alcune regioni a superare le soglie di allerta fissate dal ministero della Salute che decidono il passaggio tra la zona gialla e la zona arancione. Alla Valle d’Aosta, passata in zona arancione lunedì 17 gennaio, se ne sono aggiunte altre: in Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Piemonte e Sicilia la percentuale di occupazione dei posti letto da parte dei malati di COVID-19 sul totale dei posti disponibili ha superato il 20 per cento in terapia intensiva e il 30 per cento negli altri reparti, facendo scattare il cambio di zona.

Tuttavia, nonostante il passaggio in zona arancione, per la stragrande maggioranza di chi abita in queste regioni cambierà poco. Le restrizioni, infatti, riguardano soltanto le persone senza Green Pass o con Green Pass base, una piccola parte della popolazione. In zona arancione le persone che non hanno il Green Pass possono spostarsi verso un altro comune o un’altra regione (o provincia autonoma) “solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”, con la stessa autocertificazione che era stata introdotta durante l’emergenza.

Le persone senza Green Pass o con Green Pass “base”, inoltre, nei giorni festivi e prefestivi non possono accedere ai negozi presenti nei centri commerciali, ad eccezione di alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabaccherie. Infine, le persone con Green Pass “base” non potranno partecipare a corsi professionali in presenza (la stessa restrizione è prevista già in zona gialla per le persone senza Green Pass).

Tra zona bianca e zona gialla, invece, non ci sono differenze. Con il decreto approvato dal governo il 23 dicembre, zona bianca e zona gialla sono diventate di fatto la stessa cosa: oggi hanno le stesse regole, perché dal giorno di Natale è stata eliminata anche l’ultima differenza tra le due, cioè l’obbligo di mascherina all’aperto, che prima valeva solo in zona gialla.