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  • Domenica 2 gennaio 2022

Le date dei saldi invernali del 2022

Sono iniziati in Sicilia e Basilicata, lunedì sarà la volta della Valle d'Aosta, e da mercoledì ci saranno sconti anche in tutte le altre regioni

(Matteo Nardone/ Pacific Press via ZUMA Wire, ANSA)
(Matteo Nardone/ Pacific Press via ZUMA Wire, ANSA)

Nella prima settimana di gennaio, come da tradizione, inizieranno i saldi invernali nelle varie regioni italiane. Oggi, domenica 2 gennaio, sono cominciati in Sicilia e in Basilicata. Lunedì inizieranno a fare sconti anche i negozi della Valle d’Aosta, mentre in tutte le altre regioni i saldi cominceranno mercoledì 5 gennaio.

Secondo un’indagine di Confesercenti effettuata su un campione di consumatori, 4 italiani su 10 hanno già programmato di fare spese approfittando degli sconti applicati in questo periodo: un numero inferiore rispetto al gennaio del 2020, nel periodo pre-pandemia, quando quasi la metà degli italiani si era detta interessata a fare compere nel periodo dei saldi invernali.

Circa un terzo delle persone intervistate ha detto che farà i propri acquisti nei negozi delle grandi catene o di marchi particolari, mentre un quarto di loro sceglierà di approfittare degli sconti nei negozi indipendenti e il 22 per cento farà acquisti in un outlet. Secondo l’indagine, il 23 per cento degli italiani opterà per fare acquisti su internet, il 5 per cento in più rispetto al 2021 e l’8 per cento in più rispetto al periodo pre-pandemia. La spesa media stimata in base alle interviste è di 150 euro a testa.

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Perché i saldi si chiamano così?
I saldi sono le vendite a prezzi ridotti nel settore dell’abbigliamento che in Italia si fanno due volte ogni anno, dopo le feste natalizie e ai primi di luglio, anche se da qualche anno si fanno grossi sconti anche a fine novembre per il Black Friday. La parola “saldo” è tipica dal lessico commerciale e sta a indicare la differenza tra le entrate e le uscite, positiva o negativa: i “saldi” sono quindi la vendita dei capi che non sono stati venduti in negozio alla fine della stagione.

Le prime leggi sui saldi risalgono al periodo fascista, durante il quale erano state introdotte due categorie di vendite speciali: le “vendite straordinarie” e le “vendite di liquidazione”. I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui fare le vendite straordinarie. Una legge del 1980 stabilì poi che fossero le Camere di commercio a definire i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, e stabilì che non potevano durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti. Nel 1998 ci fu un nuovo intervento sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando iniziare i saldi.