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  • Mercoledì 4 agosto 2021

L’Italia ha vinto l’oro nel ciclismo su pista

Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan hanno battuto la Danimarca nella finale dell’inseguimento a squadre, con un altro record del mondo

Jonathan Milan, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Simone Consonni dopo l'oro vinto nell'inseguimento (Justin Setterfield/Getty Images)
Jonathan Milan, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Simone Consonni dopo l'oro vinto nell'inseguimento (Justin Setterfield/Getty Images)

La squadra maschile di inseguimento su pista formata dai ciclisti Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan ha vinto la medaglia d’oro battendo in finale la Danimarca. Ha stabilito inoltre un nuovo record del mondo (3:42.032), superando quello che aveva fatto registrare martedì nelle semifinali contro la Nuova Zelanda. Come nel turno precedente, l’Italia ha vinto rimontando oltre mezzo secondo di svantaggio “tirata” nell’ultima frazione di gara da Filippo Ganna (la gara si può rivedere qui).

È il sesto oro italiano a Tokyo, il primo dal ciclismo, e la trentesima medaglia complessiva di questi Giochi (già due in più di quelle ottenute cinque anni fa in Brasile, a cinque giorni dal termine). Era da oltre sessant’anni che l’Italia non vinceva la prova di inseguimento maschile a squadre.

Ganna ha 25 anni, corre con la Ineos Grenadiers ed è il ciclista italiano del momento: è campione del mondo a cronometro in carica, ed è stato tre volte campione del mondo nell’inseguimento individuale su pista. Consonni ha 26 anni, corre principalmente su strada, con il team Cofidis, ma si cimenta spesso anche su pista. Milan ha vent’anni ed è diventato professionista da questa stagione: corre con il team Bahrain. Lamon ne ha 27 e corre principalmente su pista.

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