Scarlett Johansson ha fatto causa a Disney

Per aver fatto uscire il film "Black Widow" nei cinema e su Disney+ in simultanea, cosa che secondo lei le farà perdere decine di milioni di dollari

Scarlett Johansson ai BAFTA. Londra, 2 febbraio 2020 (Vianney Le Caer/ Invision/ AP, File)
Scarlett Johansson ai BAFTA. Londra, 2 febbraio 2020 (Vianney Le Caer/ Invision/ AP, File)

Giovedì l’attrice statunitense Scarlett Johansson ha fatto causa alla Walt Disney Company per aver fatto uscire il film Black Widow contemporaneamente nei cinema e sulla piattaforma di streaming Disney+, impedendole a suo dire di guadagnare diversi milioni di dollari che avrebbe ottenuto dai bonus legati ai biglietti venduti in sala. Disney, accusata da Johansson di volersi arricchire a sue spese, ha a sua volta accusato l’attrice di «ignorare in maniera insensibile» le conseguenze della pandemia a livello globale, e ha comunicato in maniera piuttosto inusuale il compenso che ha incassato finora per il suo ruolo da protagonista.

Black Widow è stato diretto dalla regista Cate Shortland ed è l’ottavo film in cui Johansson interpreta Vedova Nera, uno dei personaggi più noti tra i celebri supereroi della Marvel. Originariamente sarebbe dovuto uscire nei cinema nel maggio del 2020, ma a causa della pandemia da coronavirus è stato posticipato per tre volte e infine ha debuttato lo scorso 9 luglio, sia nelle sale cinematografiche che su Disney+.

Secondo l’atto di citazione – di cui ha dato notizia per primo il Wall Street Journal – il contratto di Johansson con Disney specificava che il film sarebbe dovuto uscire in esclusiva «in almeno 1.500 cinema» per almeno 90-120 giorni: pertanto, rendendolo subito disponibile anche su Disney+, la società avrebbe violato gli accordi. Gli avvocati di Johansson hanno sostenuto che questa decisione abbia «ridotto sensibilmente gli incassi al box office», incidendo in maniera notevole anche sul compenso di Johansson.

Due persone che conoscono le clausole del contratto, e che hanno parlato al New York Times a condizione di rimanere anonime, hanno detto che per via di questa decisione Johansson potrebbe perdere fino a 50 milioni di dollari, cifra che avrebbe potuto guadagnare se il film fosse uscito nei cinema in esclusiva prima di essere reso disponibile online e nel caso in cui avesse ottenuto incassi per circa 1 miliardo di dollari.

Tra le altre cose, Johansson ha accusato Disney di «voler sottrarre il pubblico dai cinema per attirarlo verso il suo canale di streaming» con l’obiettivo di far crescere il numero dei suoi utenti, «svalutando l’accordo» con lei per «tenersi gli incassi per sé» e far arricchire i suoi funzionari. Gli avvocati dell’attrice hanno aggiunto che le richieste di rinegoziare il contratto dopo l’annuncio che il film sarebbe uscito in simultanea nei cinema e su Disney+ erano state ignorate.

Nel primo weekend della sua uscita Black Widow ha incassato 80 milioni di dollari negli Stati Uniti e altri 78 nel resto del mondo (in totale, più di 130 milioni di euro). Il risultato complessivo del film in sala però è piuttosto deludente, come del resto è molto lenta e faticosa la ripresa dell’intero settore: anche film che solitamente avrebbero portato nei cinema centinaia di migliaia di persone stanno risentendo delle conseguenze della pandemia e faticano ad attirare il pubblico con numeri paragonabili al periodo pre-pandemia.

Il New York Times ha osservato che finora Black Widow ha incassato circa 327 milioni di dollari (277 milioni di euro), la cifra più bassa incassata da un film Marvel da L’Incredibile Hulk, che nel 2008 nello stesso arco di tempo fece incassare 265 milioni di dollari, che oggi corrisponderebbero a circa 335 milioni di dollari. Disney ha fatto sapere che nel primo weekend gli incassi dalla visione del film attraverso la sua piattaforma – con l’accesso VIP, a 30 dollari – sono stati di 60 milioni di dollari (50 milioni di euro), ma non ha reso noto a quanto ammontino i guadagni totali ottenuti dallo streaming.

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A ogni modo, l’azienda ha sostenuto di aver rispettato pienamente il contratto con Johansson, e anzi ha detto che l’uscita del film attraverso la sua piattaforma di streaming ha «significativamente aumentato» le possibilità dell’attrice di ottenere ulteriori compensi, oltre ai 20 milioni di dollari che ha già ricevuto per il suo lavoro. In un comunicato, Disney ha detto che la causa intentatale da Johansson «è particolarmente triste» perché non tiene conto delle «conseguenze terribili e prolungate della pandemia a livello globale».

Quello di Black Widow non è l’unico caso in cui Disney ha deciso di far uscire contemporaneamente un film nei cinema e sulla sua piattaforma di streaming. È andata così anche per Cruella, con Emma Stone, uscito a maggio, e per Jungle Cruise, con Emily Blunt e Dwayne Johnson, uscito il 28 luglio. Al momento non è chiaro se questi attori abbiano rinegoziato i loro contratti con Disney.

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