• Mondo
  • Mercoledì 19 maggio 2021

C’è un accordo per consentire il turismo nell’Unione Europea a tutti i vaccinati

Prevede la possibilità d'ingresso a certe condizioni: ora dovrà essere adottato dal Consiglio Europeo e dai paesi membri

Turisti a Roma(Giorgio Cosulich/Getty Images)
Turisti a Roma(Giorgio Cosulich/Getty Images)

Il 19 maggio il portavoce della Commissione Europea Christian Wigand ha annunciato che gli stati membri dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo preliminare per permettere i viaggi turistici ai cittadini dei paesi che non fanno parte dell’Unione. L’accordo riguarda la proposta avanzata il 3 maggio dalla Commissione che prevede di consentire l’ingresso per fini turistici nell’Unione a tutte le persone completamente vaccinate contro il coronavirus con un vaccino autorizzato dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

I vaccini attualmente autorizzati dall’EMA sono quelli di Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson: non sono autorizzati né il vaccino Sputnik V, utilizzato principalmente in Russia, né i vaccini cinesi di Sinovac e Sinopharm.

Wigand ha detto che i membri del COREPER, l’organo che raduna tutti gli ambasciatori permanenti presso l’UE dei 27 paesi membri, hanno approvato la proposta della Commissione, che ora dovrà essere adottata dal Consiglio Europeo, l’organo che riunisce i capi di stato e di governo dell’Unione, e poi dai governi dei singoli paesi.

Fino a oggi gli arrivi nell’Unione Europea da paesi terzi per motivi che non siano di lavoro, salute o necessità sono generalmente proibiti, e sono consentiti solo ai cittadini di otto paesi in cui la situazione epidemiologica è particolarmente buona, indipendentemente dalla situazione vaccinale del viaggiatore: Australia, Israele, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Corea del Sud, Thailandia e Cina (per quest’ultima solo se è confermata la reciprocità per i turisti europei). Chi arriva deve comunque presentare il risultato negativo di un test o sottoporsi a un periodo di quarantena, se le regole del paese d’ingresso lo prevedono.

– Leggi anche: Le regole per viaggiare in Italia e all’estero

L’accordo trovato dagli ambasciatori europei prevede di raccomandare ai governi di rimuovere le restrizioni vigenti nei singoli paesi nei confronti dei turisti provenienti da fuori dall’Unione, e di permettere quindi l’arrivo alle persone vaccinate con vaccini approvati dall’EMA. Wigand ha detto anche che il Consiglio espanderà la lista di paesi con una buona situazione epidemiologica, e che non fanno parte dell’Unione, dai quali i viaggi sono permessi per motivi turistici.

La lista, ha detto Wigand, verrà stilata «sulla base di nuovi criteri», anche se per ora non è chiaro quali saranno. Wigand ha aggiunto che per limitare il rischio che nuove varianti del coronavirus entrino nell’Unione Europea «è stato previsto un meccanismo di freno di emergenza, che consente ai paesi di agire rapidamente e in modo coordinato» per ripristinare le restrizioni.