Anche il Regno Unito sta facendo esperimenti sugli eventi dal vivo
Per poter ricominciare a tenere concerti, manifestazioni sportive e congressi dal 21 giugno, dopo più di un anno di chiusure
Da alcune settimane il governo britannico ha avviato un programma di esperimenti su eventi dal vivo con migliaia di persone, per capire se e come sarà possibile riaprirli in sicurezza dopo più di un anno di pandemia. Il Regno Unito – che è molto avanti con il piano vaccinale, con più di metà popolazione che ha ricevuto almeno una dose, e sulle riaperture è guardato con interesse da diversi governi europei – non è il primo paese a realizzare esperimenti di questo genere, ma il suo programma è tra i più ampi e strutturati finora e comprende manifestazioni sportive, concerti, eventi in discoteca e congressi.
Nei piani del governo, la previsione più ottimistica legata al ritmo delle vaccinazioni prevedeva che eventi come concerti o serate in discoteca fossero gli ultimi a ricominciare, dal 21 giugno: sono infatti le occasioni in cui il rischio di contagio è maggiore, con moltissime persone ammassate e spesso al chiuso.
Lo scorso fine settimana ci sono stati i primi test su eventi in discoteca e concerti: rispetto agli esperimenti come il concerto da 5mila persone organizzato a Barcellona il 27 marzo scorso, la novità più grossa è stata la totale assenza di mascherine. Il primo evento – primo in assoluto nel Regno Unito, almeno fra quelli legalmente consentiti, da quando club e discoteche sono stati chiusi – è stato organizzato venerdì 30 aprile in un grande magazzino a Liverpool ed erano presenti circa 3mila persone.
– Leggi anche: Il concerto con 5mila persone a Barcellona è stato un successo
I partecipanti dovevano effettuare un tampone il giorno prima in uno dei quattro centri messi a disposizione in città e poi caricare il risultato in un sito, per collegarlo al biglietto acquistato. Una volta presentati biglietto e tampone negativo all’ingresso, potevano entrare e comportarsi come se nessuna restrizione contro il coronavirus fosse in vigore. Uno degli obiettivi dell’esperimento era anche capire se le persone fossero ben disposte a seguire questa procedura per partecipare; dentro il magazzino invece sono stati usati dei sensori per calcolare il livello di ventilazione.
Sabato l’evento è stato ripetuto con la stessa formula, mentre domenica, sempre a Liverpool, c’è stato un mini-festival a Sefton Park a cui hanno partecipato circa 5mila persone, che si svolgeva dentro una specie di tendone da circo. Il 28 aprile a Liverpool era stato organizzato in modo simile anche un grande congresso: tutti questi eventi rientravano nel programma del governo.
Liverpool è un luogo particolarmente adatto per questi esperimenti, perché negli ultimi tempi ha registrato pochissimi contagi da coronavirus: 69 in tutta la settimana che ha preceduto l’evento di venerdì. Secondo Iain Buchan, lo scienziato dell’università di Liverpool che è a capo degli esperimenti, la possibilità di incontrare una persona positiva al coronavirus in quel grande magazzino adibito a discoteca era una su 5mila.
Il programma del governo è stato lanciato per provare a rispettare la data del 21 giugno già indicata dal primo ministro britannico Boris Johnson come l’inizio della “normalità” pre-pandemia. Alcuni locali hanno già organizzato grandi eventi per i giorni successivi a quella data: il Fabric di Londra, una nota discoteca che ha una capienza di 1.500 persone, ha detto di aver venduto tutti i biglietti per un festival di 42 ore che inizierà il 25 giugno.
– Leggi anche: Da giugno la Spagna accetterà i turisti provenienti dall’estero in possesso di un “passaporto vaccinale”