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  • Giovedì 11 marzo 2021

Chi era Astor Piazzolla

Nacque 100 anni fa e unì gli elementi tipici del tango argentino a quelli del jazz, diventando famosissimo in tutto il mondo

(Claudio Herdener/dpa/ANSA)
(Claudio Herdener/dpa/ANSA)

Astor Piazzolla è stato un musicista e compositore argentino famosissimo in tutto il mondo, noto soprattutto per essere stato tra i primi a integrare nel tango e nel repertorio della tradizione musicale argentina elementi di jazz e di musica contemporanea. Nacque l’11 marzo del 1921, 100 anni fa, e Google gli ha dedicato il doodle di oggi, l’immagine che sostituisce il classico logo nell’homepage.

Piazzolla nacque a Mar de la Plata da genitori di origine italiana. Dopo aver vissuto alcuni anni a New York, negli Stati Uniti, nel 1936 tornò a vivere in Argentina, dove iniziò a suonare il bandoneon (un particolare tipo di fisarmonica) in diverse orchestre di tango locali. Nel 1941 iniziò a prendere lezioni di musica dal compositore argentino Alberto Ginastera, che lo avvicinò alla musica classica e alla composizione di musiche per orchestra.


Nel 1946 formò la sua prima orchestra di tango, dove poté cominciare a sperimentare e introdurre nuovi elementi musicali moderni nelle composizioni, ma negli anni Cinquanta lasciò l’orchestra e decise di trasferirsi in Francia per dedicarsi solo alla musica classica. Qui ebbe occasione di studiare al conservatorio con Nadia Boulanger, una delle più importanti direttrici d’orchestra francesi del Novecento. Nonostante Piazzolla volesse abbandonare il bandoneon e il tango, Boulanger lo spinse a continuare, riconoscendo in lui un talento speciale.

Nel 1955 tornò quindi in Argentina, dove formò una nuova orchestra formata da otto strumenti (due bandoneon, due violini, un contrabbasso, un violoncello, un piano e una chitarra elettrica). Fu il suo primo esperimento di un genere musicale che in seguito venne definito nuevo tango, senza la presenza di un cantante e con elementi di improvvisazione presi dalla musica jazz.


Negli anni seguenti sperimentò altre formazioni che ebbero un grande successo, finché nel 1973 ebbe un attacco cardiaco e decise di trasferirsi in Italia. Qui firmò un contratto con il discografico Aldo Pagani e l’anno seguente pubblicò il suo disco più famoso, Libertango, registrato a Milano. Sempre in Italia realizzò un disco con il sassofonista jazz americano Gerry Mulligan, Summit (Reunión Cumbre). 

Tra il 1976 e il 1983, durante la dittatura militare in Argentina, rimase a vivere in Italia, anche se tornò diverse volte in patria. Nel 1990 ebbe un’emorragia cerebrale mentre si trovava a Parigi, e rimase in coma per quasi due anni. Morì a Buenos Aires, in Argentina, il 4 luglio del 1992.