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  • Sabato 14 novembre 2020

Non è stato facile scattare le famose foto di Trump che gioca a golf mentre Biden vince le elezioni

I tre fotografi che le hanno fatte si trovavano a più di un chilometro di distanza, dall'altra parte di un fiume e in uno stato diverso

(Al Drago/Getty Images)
(Al Drago/Getty Images)

Sabato 7 novembre, nel momento in cui CNN dichiarava Joe Biden vincitore delle elezioni di quattro giorni prima, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump stava giocando a golf. Lo sappiamo con certezza, perché Trump è stato fotografato proprio in quei minuti da almeno tre fotografi che lo stavano seguendo faticosamente: si trovavano a centinaia di metri di distanza, dall’altra parte di un fiume e in uno stato diverso, ma in qualche modo sono riusciti a fare alcune tra le foto più importanti dell’anno.

Il fotogiornalista Al Drago, il fotografo di AP Pat Semansky e il fotografo del Washington Post Jabin Botsford hanno raccontato come sono andate le cose quel giorno e come si sono trovati a scattare le foto che sono diventate uno dei simboli delle elezioni del 2020. Mentre tutto il mondo reagiva alla notizia dell’elezione di Biden, Trump passeggiava apparentemente tranquillo tra le buche del suo campo da golf a Sterling, in Virginia.

Drago, Semansky e Botsford fanno parte del gruppo di fotografi che abitualmente fotografa Donald Trump quando si trova alla Casa Bianca o nei pressi di Washington. Sono abituati, quando serve, a spostarsi per anticipare i movimenti del presidente, o seguirlo. Sabato scorso erano passati quasi quattro giorni dal giorno delle elezioni, era già chiaro che la vittoria era di Joe Biden, ma i principali network americani non lo avevano ancora sancito e la notizia era attesa.

Cosa avrebbe fatto Trump quel giorno non era chiaro, ma Semansky, che per AP passa tutti i fine settimana alla Casa Bianca, ha avuto un’intuizione. Ogni giorno l’ufficio stampa della Casa Bianca manda a tutti i giornalisti e ai fotografi un programma degli incontri del presidente con la stampa e quel giorno l’arrivo di Trump era stato aggiornato con un successivo messaggio. Era sabato, il tempo era bello e Semansky ha immaginato che Trump avrebbe probabilmente deciso di passare qualche ora giocando a golf, uno sport di cui è notoriamente appassionato e a cui ha giocato moltissimo anche durante gli anni della sua presidenza.

Il Trump National Golf Club di Washington si trova appena fuori dalla città, lungo il fiume Potomac, che separa la Virginia dal Maryland. Fotografare Trump quando si trova lì è stato un bel problema per tutti gli ultimi quattro anni, ha spiegato il Washington Post. I giornalisti non possono entrare nella zona del campo, che è circondato da alti alberi e da una parte è protetto dal Potomac, largo in quel punto quasi 600 metri. I fotografi, di solito, devono provare ad appostarsi sull’altra riva del fiume e accontentarsi del poco che si vede da lì.

Alle 10.30 di sabato 7 novembre, Semansky è arrivato nel punto da dove si vede il campo. Ha scritto un messaggio a Drago, che aveva già scattato foto da lì: era ancora in macchina, ma stava arrivando accompagnato dalla sua fidanzata e con dei binocoli, conoscendo già la difficoltà di orientarsi a quella distanza. Quando poco prima delle 11.30 è arrivata la notizia che CNN aveva attribuito la vittoria a Biden, Botsford era ancora in auto: gli altri due fotografi, usando i teleobiettivi più lunghi che possiedono, hanno cominciato a scattare.

Alle 11.45, Trump è stato visto e fotografato per la prima volta sul campo da golf. Indossava un cappellino con la scritta “Make America Great Again”, lo slogan della sua prima campagna elettorale, e sembrava tranquillo. I tre fotografi hanno raccontato che non era chiaro se avesse già ricevuto la notizia anche se è sembrato che un paio di volte controllasse il suo telefono e rispondesse ad almeno una telefonata.

Seguire i movimenti di Trump da quasi un chilometro di distanza non è stato semplice. I fotografi facevano fatica a distinguere il gruppetto di giocatori di cui faceva parte Trump e ogni volta che il presidente si spostava dovevano spostarsi anche loro, correndo lungo la riva del fiume.

Erano così lontani da qualunque cosa potesse sembrare un soggetto per delle fotografie, che diversi passanti li hanno fermati per chiedere loro quali uccelli stessero fotografando, con obiettivi tanto lunghi. E per via delle lenti usate e della distanza, le foto scattate da Drago, Semansky e Botsford hanno tutte avuto bisogno di essere ritagliate, perché risultasse evidente chi fosse Trump, e sono tutte sgranate. Non sono foto belle, ma come ha detto Botsford sono probabilmente foto «storiche».