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  • Lunedì 21 settembre 2020

I risultati delle elezioni in Valle d’Aosta

Lo scrutinio comincerà solo martedì mattina, a differenza del resto d'Italia: ma c'è un exit poll che dà la Lega come primo partito

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, 16 dicembre 2019 (ANSA)
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, 16 dicembre 2019 (ANSA)

Alle 15 chiuderanno i seggi delle elezioni regionali in Valle d’Aosta, la regione più piccola d’Italia. A differenza delle altre regioni in cui si vota, però, lo scrutinio comincerà martedì alle 8, e quindi i risultati non arriveranno nel pomeriggio e nella serata di lunedì come nel resto d’Italia. Lo scrutinio del referendum, invece, comincerà regolarmente alla chiusura dei seggi, lunedì alle 15.

Sono tuttavia già stati diffusi alcuni exit poll: secondo Opinio, che li ha fatti per la Rai, la Lega è tra il 20 e il 24 per cento, la lista del centrosinistra (Progetto Civico Progressista) tra il 13 e il 17 per cento, l’Union Valdôtaine tra il 11 e il 15 per cento, il Centrodestra Valle d’Aosta tra l’8 e il 10 per cento, la Vallée d’Aoste Unie tra il 7,5 e il 9,5, l’Alliance Valdôtaine tra il 7 e il 9 per cento.

La Valle d’Aosta ha un particolare sistema elettorale che non prevede l’elezione diretta del presidente di regione, come avviene in quasi tutte le altre regioni italiane. I 35 membri del consiglio regionale vengono eletti con un sistema proporzionale, e solo in un secondo momento eleggono il presidente. È previsto un premio di maggioranza: la lista che riesce a superare il 42 per cento dei voti ottiene un minimo di 21 seggi. Nel 2018 nessuna forza politica ci era andata lontanamente vicino,

Le liste che sono state depositate per le prossime votazioni sono dodici e i candidati al consiglio più di 350. Il centrodestra si è presentato diviso: la Lega ha partecipato da sola a causa del buon risultato ottenuto alle scorse elezioni regionali – col 17 per cento fu il secondo partito più votato della regione – mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia si presentano con una lista unica. Nel 2018 sia il PD (che ora si presenta insieme ad altri con la lista Progetto Civico Progressista) che Forza Italia erano rimasti fuori dal consiglio regionale. Il Movimento 5 Stelle, che alle politiche del 2018 aveva ottenuto quasi un voto su quattro, si presenta da solo.

Le elezioni in Valle d’Aosta sono state anticipate dopo le dimissioni del presidente Antonio Fosson, eletto nel 2018 al posto della leghista Nicoletta Spelgatti, sfiduciata dal Consiglio regionale. Fosson si era dimesso a dicembre del 2019 perché indagato per scambio elettorale politico-mafioso.