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  • Domenica 12 luglio 2020

Trump si è fatto vedere con la mascherina

E ha detto di non essere «mai stato contro le mascherine», nonostante per mesi avesse dato l'impressione opposta

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump con una mascherina sul viso durante una visita all'ospedale militare Walter Reed di Bethesda, in Maryland, l'11 luglio 2020 (La Presse/AP Photo/Patrick Semansky)
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump con una mascherina sul viso durante una visita all'ospedale militare Walter Reed di Bethesda, in Maryland, l'11 luglio 2020 (La Presse/AP Photo/Patrick Semansky)

Sabato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è infine mostrato in pubblico indossando una mascherina, oltre tre mesi dopo che i funzionari della sua stessa amministrazione avevano raccomandato agli americani di farlo. È successo durante una visita all’ospedale militare Walter Reed, che si trova poco lontano da Washington, in Maryland, in cui Trump ha incontrato soldati feriti e membri del personale sanitario. Parlando con i giornalisti prima della visita ha detto: «Non sono mai stato contro le mascherine, ma penso che ci siano momenti e luoghi per indossarle».

In realtà quando ad aprile i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) avevano diffuso le linee guida di prevenzione contro il coronavirus, esortando gli statunitensi a indossare la mascherina quando non era possibile mantenere un distanziamento fisico, Trump aveva detto che lui non l’avrebbe indossata. L’efficacia e l’importanza delle mascherine nel contenimento della pandemia da coronavirus, dopo la lunga confusione e incertezza iniziale, è oggi confermata dalla comunità scientifica.

Più volte Trump si era tolto la mascherina poco prima di apparire in pubblico, o davanti alle telecamere, e aveva ridicolizzato Joe Biden, ex vicepresidente e candidato Democratico alle elezioni presidenziali, per averla indossata, descrivendolo come un atteggiamento di debolezza. Ieri, spiegando meglio la decisione di metterla durante la visita all’ospedale Walter Reed, ha detto: «Penso che quando sei in un ospedale, in particolare in quel contesto, in cui parli a molti soldati e persone del genere, in alcuni casi appena arrivate da un tavolo operatorio, penso che sia una grande idea indossare una mascherina».

La mascherina indossata da Trump durante la visita all’ospedale è scura, con il sigillo presidenziale su un lato. Anche i militari e i membri del Secret Service – l’agenzia governativa americana responsabile della sicurezza del presidente e della sua famiglia – che erano con lui ne indossavano una.

Trump ha a lungo sminuito la gravità della COVID-19 – inizialmente l’aveva paragonata all’influenza stagionale – e l’importanza delle misure anti-contagio. In particolare, aveva reso le mascherine una questione politica, ostinandosi a non indossarla mentre lo facevano tutti i principali leader mondiali, e organizzando comizi in cui non era richiesta. I Democratici, al contrario, hanno fatto attiva campagna politica invitando a indossare le mascherine, e criticando duramente Trump per non farlo.

– Leggi anche: Perché c’è chi dubita delle mascherine?

Qualche settimana fa Trump era stato visto togliersi una mascherina subito prima di parlare con i giornalisti durante la visita di una fabbrica della Ford in Michigan, violando le regole dello stabilimento. Aveva detto di averlo fatto per non farsi fotografare mentre la indossava. A giugno si era rifiutato di indossare una mascherina in una fabbrica del Maine che produce tamponi per i test per il coronavirus, costringendo l’azienda a gettare tutti i prodotti realizzati durante la visita.

L’ostinazione di Trump ha costretto diversi altri Repubblicani a prendere le distanze e a invitare a usare le mascherine, soprattutto nelle ultime settimane, in cui l’epidemia negli Stati Uniti ha continuato a peggiorare, in particolare in un gran numero di stati con una maggioranza di elettori Repubblicani. Trump ha un po’ cambiato il suo approccio, secondo i giornali dopo settimane di insistenze da parte dei suoi consiglieri.

Donald Trump con la mascherina durante la visita all’ospedale militare Walter Reed di Bethesda, l’11 luglio 2020 (La Presse/AP Photo/Patrick Semansky)

Sei stati americani ieri hanno registrato nuovi record giornalieri di contagi: il South Carolina, l’Arkansas e l’Alaska, che hanno governatori Repubblicani, e il North Carolina, l’Oregon e le Hawaii, che hanno governatori Democratici. Finora la giornata con il maggior numero di nuovi contagi registrati in tutto il paese è stata venerdì, con più di 68mila nuovi casi. Sabato ne erano stati registrati comunque più di 60mila: è risultato il secondo giorno con più nuovi contagi finora.

Rispetto ad aprile, il mese in cui l’epidemia era più grave nel nord-est degli Stati Uniti, la prima zona a essere colpita gravemente, ci sono molte meno morti dovute al virus. In alcuni stati tuttavia non c’erano mai stati così tanti decessi per COVID-19 come in questa settimana: sono l’Alabama, l’Arizona, la Florida, il Mississippi, il North Carolina, il South Dakota, il Texas e il Tennessee; tutti stati con governatori Repubblicani tranne uno. Il South Carolina e la Florida sono stati tra i primi a riaprire le attività commerciali – una decisione ispirata e caldeggiata da Trump – e ora sono tra quelli più colpiti dall’epidemia.

Trump aveva detto per la prima volta di essere favorevole all’uso delle mascherine il primo luglio, durante un’intervista al canale televisivo Fox Business. In quell’occasione, rispondendo alla domanda se ne avrebbe indossata una, aveva risposto: «Oh, lo farei, lo farei. L’ho fatto. Mi hanno visto indossarla. [La indosso] se mi trovo in un gruppo di persone dove non è possibile mantenere un distanziamento di 10 piedi (3 metri, ndr), ma solitamente non mi trovo in situazioni del genere, tutti sono stati testati, perché sono il presidente, e tutti vengono testati prima di incontrarmi». Aveva anche aggiunto: «A dire la verità ho indossato una mascherina, e mi piaceva come mi stava. Era una mascherina scura, nera, e ho pensato che mi stesse bene. Sembravo un po’ il Lone Ranger (celebre personaggio di film e serie tv statunitensi, noto in Italia come Il Cavaliere solitario o Il Ranger solitario, ndr).»