Le notizie di sabato sul coronavirus in Italia

Sono stati confermati 416 nuovi casi nelle ultime 24 ore, 221 in Lombardia: dal 3 giugno saranno comunque possibili gli spostamenti tra regioni

ANSA/Mourad Balti Touati
ANSA/Mourad Balti Touati

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 416 nuovi casi di contagio da coronavirus, secondo i dati diffusi sabato dalla Protezione Civile, e 111 morti. In totale, quindi, il bilancio ufficiale dall’inizio dell’epidemia è di 232.664 casi accertati e 33.340 morti. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 450, 25 in meno rispetto a ieri. I tamponi totali processati a oggi sono 3.824.621, 69.342 più di ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 2.789, per un totale di 155.633.

In Lombardia sono stati registrati 221 nuovi casi di contagio, più della metà del totale dei nuovi casi confermati. Il bilancio lombardo continua a essere di gran lunga il peggiore d’Italia: dall’inizio dell’epidemia sono stati confermati complessivamente 88.758 casi di contagio e 16.079 morti (67 nelle ultime 24 ore). Nella provincia di Milano i nuovi casi di contagio accertati oggi sono stati 62 (ieri 74), di cui 25 a Milano (ieri 32). Sei regioni oggi non hanno registrato contagi: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna e Umbria.

Leggendo i dati comunicati ogni giorno dalla Protezione Civile bisogna usare alcune cautele: in primo luogo per la distinzione tra il numero delle persone attualmente positive e quello complessivo dei contagiati, che può creare un po’ di confusione; e in secondo luogo perché sappiamo ormai che i contagiati e i morti sono molti di più di quelli rilevati dai dati. Inoltre c’è un problema su cosa intenda la Protezione Civile quando parla di “guariti”: si è scoperto infatti che questo dato comprende anche le persone dimesse dagli ospedali, ma che potrebbero essere ancora malate, mentre non comprende tutti quelli che sono guariti dopo essere stati malati, ma che non avendo fatto il tampone non sono mai entrati nei numeri ufficiali dei malati.

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Venerdì, il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che per il momento la situazione epidemiologica in Italia non rende necessario rimandare oltre il 3 giugno la riapertura degli spostamenti tra le regioni. Speranza ha però aggiunto che la situazione verrà tenuta sotto controllo fino al 2 giugno e che potrebbero essere fatte altre valutazioni. Sempre dal 3 giugno sarà nuovamente possibile per i cittadini dell’Unione Europea entrare in Italia senza bisogno di trascorrere periodi di quarantena – una misura decisa per aiutare il settore turistico – mentre dal 15 giugno saranno permessi anche gli ingressi da altri paesi.

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Sabato a Milano c’è stata una manifestazione contro il governo organizzata dal movimento “dei gilet arancioni” legato all’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo. Della manifestazione, che ha raccolto qualche centinaio di persone in Piazza del Duomo, si è parlato più che altro perché i manifestanti non hanno rispettato le regole sul distanziamento fisico. Il sindaco di Milano Beppe Sala, per questo motivo, ha detto di aver chiesto al prefetto di denunciare gli organizzatori della manifestazione, definendola «un atto di irresponsabilità in una città come Milano che così faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova».

A Roma, sempre sabato, c’è stata una manifestazione organizzata da gruppi di estrema destra e dal movimento neofascista CasaPound. Anche questa manifestazione è stata organizzata contro il governo e si parla di qualche centinaio di partecipanti che in alcuni casi si sono scontrati con la polizia.