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  • Sabato 23 maggio 2020

L’esperimento nel Regno Unito per usare l’energia elettrica la domenica

Un fornitore ha deciso di dare dei soldi ai suoi clienti che accettano di farlo, in modo da evitare blackout, tra le altre cose

Il primo ministro britannico Boris Johnson spunta dagli oblò delle lavatrici in una fabbrica a Newton Aycliffe, 20 novembre 2019
(AP Photo/Frank Augstein, Pool)
Il primo ministro britannico Boris Johnson spunta dagli oblò delle lavatrici in una fabbrica a Newton Aycliffe, 20 novembre 2019 (AP Photo/Frank Augstein, Pool)

Nel Regno Unito il fornitore di energia elettrica Octopus ha detto ai suoi clienti che li pagherà per usare l’energia elettrica questa domenica per una o due ore. È un esperimento che coinvolge 100mila utenti selezionati, dotati di contatori intelligenti, cioè i dispositivi elettronici che registrano la quantità di energia elettrica consumata e la comunicano al fornitore, permettendo quindi di controllare con precisione quella usata dagli utenti. L’amministratore delegato Greg Jackson ha spiegato a Politico che «chi per esempio ricaricherà un’auto elettrica, riceverà 35 pence e potrà viaggiare per 50 miglia: per percorrere la stessa distanza con un’auto a benzina ci vogliono 6 sterline di carburante».

L’iniziativa è un tentativo di trovare una soluzione alla sovrapproduzione di energia elettrica in Regno Unito, così come nel resto del mondo, in seguito alle chiusure di fabbriche e negozi per contenere il contagio da coronavirus.

Per quest’estate nel Regno Unito è previsto un calo di un quinto del consumo di corrente elettrica rispetto all’estate del 2019. Uno dei timori è che l’energia elettrica in eccesso possa provocare problemi alla rete e blackout, che si verificano quando la produzione e la richiesta di energia elettrica non sono in costante equilibrio. Gli operatori stanno pensando di chiudere alcune centrali: spegnere quelle a fonti fossili è particolarmente complicato e costoso e per questo la scelta ricade sulle fonti di energia rinnovabile.

Octopus si rifornisce dalle centrali a fonti rinnovabili e sta cercando una soluzione per non penalizzarle. Jackson ha spiegato che «con i contatori intelligenti possiamo gestire meglio l’energia elettrica e consentire ai clienti di beneficiare degli incentivi disponibili in certe ore: così facendo vogliamo convogliare il consumo domestico di energia elettrica nel momento in cui operano meno fabbriche e meno attività commerciali». L’iniziativa vuole anche incentivare l’uso di contatori intelligenti: per ora in Regno Unito ne sono stati installati circa 4 milioni, l’obiettivo è che ce li abbia l’85 per cento degli utenti entro il 2024.

Julian Leslie, responsabile delle reti di energia elettrica nazionale, ha detto che l’iniziativa di Octopus potrebbe aiutare a contenere il crollo di domanda di energia elettrica causato dal coronavirus e a stabilizzare la rete. Per questo, potrebbe essere riproposta anche da altri fornitori di energie rinnovabili. Negli ultimi tempi il Regno Unito sta producendo sempre più energia elettrica a fonti rinnovabili. Secondo uno studio dell’Imperial College di Londra, insieme al fornitore elettrico Drax nei primi tre mesi del 2020 le fonti di energia rinnovabile hanno fornito più elettricità di quelle a combustibili fossili.