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  • Lunedì 18 maggio 2020

Com’è andata in Bundesliga

Il campionato tedesco è ricominciato senza pubblico e con estesi protocolli di sicurezza: ma con entusiasmo, ottimi ascolti e soltanto qualche violazione

Gli spalti vuoti dello stadio An der Alten Foersterei di Berlino durante Union-Bayern Monaco (Hannibal Hanschke/Pool via Getty Images)
Gli spalti vuoti dello stadio An der Alten Foersterei di Berlino durante Union-Bayern Monaco (Hannibal Hanschke/Pool via Getty Images)

Mentre in Italia si discute sui protocolli da seguire per permettere alle squadre di tornare ad allenarsi in gruppo, nel fine settimana è ricominciato il primo grande campionato di calcio europeo, la Bundesliga tedesca. Come annunciato a inizio mese dal governo, la Bundesliga ha potuto riprendere – insieme alla seconda divisione nazionale – dopo due mesi di sospensione con partite giocate a porte chiuse, in presenza di non oltre trecento persone accreditate e seguendo dei rigidi ed estesi protocolli di sicurezza.

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Si è iniziato sabato pomeriggio con cinque partite, tra le quali spiccava il derby della Ruhr tra Borussia Dortmund e Schalke 04, vinto 4-0 dal Borussia in un incontro senza storia. Dopo Lipsia-Friburgo (1-1), Hoffenheim-Hertha Berlino (0-3), Dusseldorf-Paderborn (0-0) e Augusta-Wolfsburg (1-2), il posticipo serale tra Francoforte e Borussia Mönchengladbach ha concluso la giornata di gare, ripresa poi domenica con Colonia-Magonza (2-2) e con la vittoria per 2-0 del Bayern Monaco primo in classifica sul campo dell’Union Berlino. Questa sera Werder Brema-Bayer Leverkusen concluderà la 26ª giornata.

Come da intesa con il governo, per tornare a giocare nell’ultimo fine settimana, giocatori e staff della Bundesliga si sono dovuti sottoporre a un regime di quarantena iniziato sabato 9 maggio. Le squadre hanno organizzato la quarantena tra alberghi nelle loro rispettive zone e i centri di allenamento, quest’ultimi usati soltanto per la pratica in campo (gli spogliatoi sono stati allestiti negli alberghi). Uwe Hünemeier, capitano del Paderborn, ha descritto la nuova routine come «un ritiro con regole più severe, sempre in contatto a distanza con le famiglie».

Le riserve dell’Union Berlin sedute in tribuna (Hannibal Hanschke/Pool via Getty Images)

La Germania è il paese europeo con le maggiori capacità di testare la popolazione per il coronavirus, e il suo sistema di laboratori ha la capacità di analizzare quasi un milione di test a settimana. La Bundesliga ha assicurato che non sottrarrà test alla popolazione, e che li pagherà tutti.

I test a giocatori e staff — tre a settimana — sono stati effettuati e si continueranno ad effettuare tra le sei e le sette del mattino, in modo da avere i risultati in tarda serata. Per la maggior parte delle squadre, gli ultimi test sono stati fatti venerdì, così da permettere alle squadre in trasferta di poter viaggiare il giorno prima delle partite e passare almeno dodici ore in isolamento negli alberghi. Non ci sono state violazioni, tranne quelle compiute da Salomon Kalou, attaccante dell’Hertha Berlino, sospeso per essersi ripreso mentre ignorava le norme di sicurezza, e da Heiko Herrlich, allenatore dell’Augusta, autodenunciatosi per essere andato ingenuamente al supermercato per comprare prodotti per l’igiene personale. Herrlich potrà tornare ad allenare dopo due test con risultati negativi.

Le norme di sicurezza da adottare negli stadi sono state raccolte in un documento di una cinquantina di pagine che regolamenta nei minimi dettagli le vie di accesso e di uscita gli impianti, le postazioni assegnate ai giocatori e a staff, dirigenti, giornalisti, tecnici e ufficiali di gara. Oltre all’annullamento di tutte le cerimonie che solitamente precedono gli inizi delle partite, il nuovo regolamento della Bundesliga limita i contatti non necessari tra giocatori, per esempio le esultanze. Non tutti però sono riusciti a rispettarle, come per esempio Dedryck Boyata dell’Hertha Berlino, che ha baciato sulla guancia il compagno di squadra Marko Grujić dopo un gol.

(Thomas Kienzle/Pool via Getty Images)

Sotto l’aspetto sportivo, le partite sono state caratterizzate inevitabilmente da ritmi abbastanza lenti, causati dalle condizioni atletiche inevitabilmente peggiorate durante la sospensione. Anche dal punto di vista tattico alcune squadre sono sembrate perlomeno confuse in campo. L’assenza di pubblico, infine, continua a ricordare quanto lo stesso sia indispensabile al calcio e allo sport in generale, con il suo contributo ambientale e in alcuni momenti influente nelle dinamiche degli incontri.

Gli ascolti televisivi sono stati come previsto molto alti, sia in Germania che all’estero. Sabato pomeriggio 3.680.000 di spettatori hanno guardato le partite sui canali a pagamento di Sky Deutschland, circa il doppio della media stagionale prima della sospensione. Oltre 2 milioni hanno seguito le partite sul canale gratuito predisposto per l’occasione. In Italia, invece, Sky Sport ha registrato una media di 473 mila spettatori per le partite del sabato: 155.781 spettatori medi e 468.123 unici per Borussia Dortmund-Schalke 04, 230.448 spettatori medi e 707.580 unici per la diretta simultanea.

Domenica pomeriggio, prima dell’inizio di Union Berlino-Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato del Bayern e fra le figure più importanti del calcio tedesco, ha detto: «Dobbiamo ringraziare la politica tedesca per la gestione della crisi sanitaria e anche per la possibilità che ci ha dato di scendere in campo, lo faremo anche con un concetto innovativo. La giornata di ieri ha dimostrato che tutti hanno lavorato bene a livello gestionale. È stato un momento di grande emozione. Tutti dobbiamo essere felici, ma dobbiamo guardare al futuro ed essere disciplinati».