Boris Johnson tornerà oggi alla guida del governo britannico dopo il ricovero per coronavirus

(Peter Summers/Getty Images)
(Peter Summers/Getty Images)

Boris Johnson è tornato questa notte a Downing Street, la residenza londinese dei primi ministri britannici, e da oggi sarà nuovamente alla guida del governo dopo essersi ripreso dalla COVID-19. Era risultato positivo al coronavirus a fine marzo e le sue condizioni si erano talmente aggravate che era stato trasferito in ospedale, dove per tre giorni era stato ricoverato in terapia intensiva. Dimesso nel giorno di Pasqua, ha poi passato le ultime due settimane in convalescenza a Chequers, la residenza di campagna dei premier britannici.

Già negli scorsi giorni aveva ripreso a lavorare e aveva sentito telefonicamente la Regina e il presidente statunitense Donald Trump. Prima di oggi Johnson non si vedeva pubblicamente dal 12 aprile, quando aveva pubblicato un video in cui ringraziava i medici che l’avevano assistito.

Ora Johnson dovrà affrontare le critiche per la gestione della crisi da parte del governo, ma anche le pressioni da parte degli imprenditori che spingono per le riaperture della attività. Nel frattempo nel Regno Unito i casi di contagio da coronavirus hanno superato i 150mila, mentre i morti in tutto sono circa 20mila.

Dominic Raab, che ha svolto il ruolo di “facente funzioni” durante l’assenza forzata di Johnson, ha detto ieri che è inconcepibile che i bambini possano tornare a scuola senza “ulteriori misure” per controllare la diffusione del virus. Ha anche chiarito alle imprese che vogliono tornare al lavoro nella seconda fase della crisi che dovranno adottare tutte le misure di distanziamento utilizzate dalle attività che hanno continuato a lavorare, come ad esempio i supermercati.

Attorno alle 10.30 (ora italiana) Boris Johnson ha parlato fuori dalla sua abitazione di Downing Street. «Mi dispiace di essere stato lontano dalla mia scrivania per molto più tempo di quanto avrei voluto», ha dichiarato. Nel suo primo discorso alla nazione dopo la guarigione il primo ministro britannico ha chiarito che «inizia a invertire la tendenza» nella lotta contro la pandemia di coronavirus, ma «è un aggressore inatteso e invisibile nel suo assalto fisico, come posso dirvi per esperienza personale». Johnson ha poi avvertito che occorre evitare un secondo picco che sarebbe anche «un disastro economico».