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  • Martedì 17 marzo 2020

Gli Europei di calcio sono stati rinviati al 2021

A causa della diffusione del coronavirus nel continente, e per facilitare il recupero di campionati e coppe sospesi nelle ultime settimane

Il trofeo Henri Delaunay (Catherine Ivill/Getty Images)
Il trofeo Henri Delaunay (Catherine Ivill/Getty Images)

Gli Europei di calcio itineranti del 2020 sono stati rinviati di un anno vista l’impossibilità di organizzarli tra giugno e luglio a causa della diffusione del coronavirus in Europa. La decisione è arrivata al termine della videoconferenza convocata martedì dalla UEFA, organizzatrice della competizione. Per la prima volta nella storia, il torneo per nazionali più prestigioso del continente non verrà disputato con cadenza quadriennale.

Oltre ai motivi legati alla salute pubblica, il rinvio potrebbe facilitare il recupero di campionati e coppe sospesi nelle ultime settimane, nei paesi in cui sarà possibile tornare a giocare prossimamente.

I campionati europei aperti a 24 nazionali — tra le quali l’Italia — si sarebbero dovuti svolgere dal 12 giugno al 12 luglio con una formula completamente nuova, itinerante fra dodici diverse città europee, e non più ospitati da un solo paese: un modo per celebrare il 60º anniversario del torneo, la cui prima edizione si disputò in Francia nel 1960. Le città scelte come sedi — che rimarranno tali anche per l’anno prossimo, salvo imprevisti — sono Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra.

Stando alle prime comunicazioni fornite dalla UEFA, nel 2021 il torneo si dovrebbe svolgere tra l’11 giugno e l’11 luglio. I biglietti venduti finora rimarranno validi anche l’anno prossimo, ma potranno essere rimborsati su richiesta dei possessori. Non si hanno invece novità sul proseguimento delle coppe europee per club.