I gatti del Louvre

È un manga giapponese che sembra un fumetto francese e ruota attorno a un mistero nel museo

La casa editrice J-Pop ha pubblicato il primo volume di I gatti del Louvre, scritto e disegnato dal giapponese Taiyo Matsumoto, uno degli gli autori di manga più originali e lontani dai canoni del genere. Il secondo volume uscirà il 4 marzo.

Il fumetto racconta molte storie che si intrecciano nelle stanze del Louvre accuratamente ricostruite da Matsumoto, con le statue e i quadri appesi alle pareti e rappresentati nei dettagli. C’è quella della guida del museo Cécile, che crede all’ossessione del vecchio custode Marcel, convinto che sua sorella sia scomparsa, da bambina, in un dipinto; e poi ci sono i racconti della comunità di gatti che vive nell’attico del museo accudita da Marcel e che fugge nelle strade di Parigi nelle notti di luna piena.

I gatti, quando sono tra loro, sono raffigurati con tratti umani; ognuno ha il suo carattere, la sua storia e i suoi legami. Tra loro c’è Fiocco di neve, che ha sei anni ma misteriosamente ha ancora l’aspetto di un gattino di pochi mesi: la sua fascinazione per i quadri del museo rischia di far stanare il gruppo e lo mette in pericolo, attirandogli l’odio di un gatto randagio e molto rancoroso verso gli uomini.

Le atmosfere del libro sono malinconiche e oniriche e lo fanno assomigliare più a fumetto francese che a un manga giapponese. Non parla di drammi adolescenziali ma racconta l’attrazione per il mondo ricreato nelle opere d’arte, e le sue conseguenze quando diventa impossibile da contenere.

Matsumoto è nato a Tokyo nel 1967. Iniziò a disegnare manga dopo aver abbandonato la speranza di diventare calciatore professionista. Tra i suoi lavori più importanti, che sono destinati a un pubblico adulto tra i 20 e i 60 anni, ci sono Tekkonkinkreet – diventato anche un film di animazione – Ping Pong e Blue Spring, entrambi adattati al cinema.

Tekkonkinkreet – Soli contro tutti è noto anche come Black and White e uscì a puntate dal 1993 al 1994. Segue varie storie ambientate nella città di Takaramachi a partire da quella di due orfani completamente diversi, Kuro (Black) e Shiro (White). Ping Pong parla di una squadra di tennistavolo e in particolare di due ragazzini che si rivelano due talenti. Sunny racconta la storia di una casa famiglia dove i ragazzini si servono di una vecchia auto abbandonata per sfuggire con la fantasia alla loro realtà.

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