20 invenzioni notevoli del 2019

Scelte dalla lista annuale di TIME, tra mani artificiali e vele solari per i viaggi spaziali, passando per sistemi per produrre acqua dall'aria

Come aveva già fatto in passato, quest’anno la rivista statunitense TIME ha compilato una lista di quelli che ritiene essere i prodotti e le invenzioni migliori del 2019. L’elenco comprende 100 cose di ogni genere, da sistemi per produrre acqua potabile sfruttando l’umidità nell’aria a caschi per la realtà virtuale per migliorare la formazione dei chirurghi, passando per un trabiccolo che scrive e disegna sui muri. L’elenco è a tratti dispersivo, ma tra le numerose segnalazioni si distinguono alcuni prodotti per originalità e utilità. Abbiamo messo insieme le 20 migliori proposte dei 100 migliori prodotti di TIME, a nostro sindacabilissimo giudizio.

1. OrCam MyEye 2
È un dispositivo pensato per le persone non vedenti o ipovedenti. Si applica a una delle stanghette degli occhiali ed è dotato di una piccola videocamera, collegata a un sistema per il riconoscimento dei volti, delle scritte, dei codici a barre e di altri oggetti. Dopo avere impartito un comando, OrCam MyEye 2 “vede” per conto della persona che lo indossa, fornendo a voce informazioni su ciò che ha intorno. Il dispositivo può anche essere utilizzato da chi soffre di dislessia per leggere con minori difficoltà. Attualmente è disponibile in 48 paesi e di recente è stato impiegato in Israele durante le elezioni, per aiutare i non vedenti a votare autonomamente.

2. Osso VR
È un sistema per la realtà virtuale pensato per i chirurghi e per aiutarli a esercitarsi nel modo più realistico possibile. Osso VR offre una camera operatoria virtuale, in cui il chirurgo può ripassare le procedure ed esercitarsi nell’applicarle. Secondo i progettisti, il casco virtuale e le altre strumentazioni pensate per rendere realistica l’esperienza si rivelano utili soprattutto per i chirurghi alle prime armi, che via via imparano a essere più autonomi riducendo i tempi di apprendimento. Osso VR è stato sperimentato anche nei paesi in via di sviluppo, dove i chirurghi possono imparare dai loro colleghi più famosi e abili in giro per il mondo, attraverso lezioni in ambienti virtuali.

3. Dyson Airwrap
È un arriccia capelli e una spazzola asciugacapelli della società britannica famosa soprattutto per i suoi aspirapolvere ciclonici. A differenza degli altri prodotti in questa categoria, il Dyson Airwrap non arriccia i capelli facendoli attorcigliare su un rullo in movimento, ma produce un piccolo vortice di aria calda che fa arrotolare su loro stessi i capelli sottoponendoli a minori stress meccanici. Inoltre non li sottopone a temperature troppo alte: anche per questo dovrebbe rovinarli meno durante la messa in piega. Il prodotto ha ricevuto diversi premi per il suo design, e qualche critica per costare circa 500 euro.

4. Apple AirPods Pro
Sono i nuovi auricolari senza fili di Apple, presentati questo autunno e da subito diventati di successo, complici le recensioni estremamente positive che hanno ricevuto. Gli AirPods Pro sono un’evoluzione degli AirPods già sul mercato da qualche anno: sono dotati di un sistema per isolare meglio l’orecchio dai rumori esterni, hanno un sistema di cancellazione del rumore e un’opzione per ridurla temporaneamente, per esempio quando ci si trova per strada e non si vuole essere completamente isolati. Funzionano al meglio con gli iPhone, ma possono essere impiegati anche con gli smartphone Android, seppure con qualche limitazione.

5. Eight Sleep Pod
È un materasso dotato di numerosi sensori per tracciare le fasi del sonno e regolare la temperatura di conseguenza. Per farlo utilizza una serie di tubi all’interno dei quali è presente dell’acqua, che viene scaldata o raffreddata a seconda dei casi. Il materasso si collega a un’app per fornire un rapporto sulla notte trascorsa e sulla qualità del proprio sonno. La versione matrimoniale costa oltre 2mila dollari e ha ottenuto un buon successo negli Stati Uniti, tanto da far finire le scorte al produttore a pochi giorni dal suo lancio ufficiale sul mercato.

6. ECOncrete
Porti e spiagge delle città di mare hanno spesso grandi blocchi di calcestruzzo collocati lungo le loro coste, per attenuare gli effetti delle maree e offrire maggiori protezioni lungo i litorali. ECOncrete propone di offrire la stessa soluzione, ma costruendo strutture in calcestruzzo meno invadenti rispetti ai classici blocchi, e che possono fondersi meglio con l’ambiente circostante, mantenendo comunque la funzione per cui sono stati progettati. I prodotti in calcestruzzo vengono realizzati imitando alcuni dei sistemi che in natura portano alla formazione di particolari forme e strutture.

7. Herman Miller Cosm Chair
Milioni di persone soffrono di mal di schiena e diversi altri problemi alle articolazioni a causa delle posizioni scorrette che assumono al lavoro in ufficio, restando sedute per molte ore su sedie poco ergonomiche e davanti a scrivanie non adeguatamente attrezzate. La sedia Cosm è stata pensata per alleviare parte di questi problemi, per aiutare a corregge la postura e offrire un sostegno alla schiena in modo che mantenga la sua posizione naturale. La seduta ha una specie di ammortizzatore, per scaricare ulteriormente il peso dalla colonna e alleggerire le gambe.

8. ROLI LUMI
ROLI è diventata piuttosto conosciuta per i suoi strumenti musicali molto tecnologici, e il nuovo LUMI non è da meno: è una piccola tastiera che si collega a un’app per imparare a suonare, ma anche per divertirsi a comporre sul momento improvvisando melodie. I tasti si illuminano indicando che cosa premere per suonare una melodia, imparando nel frattempo i concetti base per suonare il pianoforte. ROLI confida di portare LUMI nelle scuole, dopo il successo ottenuto su Kickstarter con oltre 2 milioni di dollari di donazioni per portare avanti il progetto per il suo nuovo prodotto, che costerà intorno ai 250 dollari.

9. LightSail 2
È stato organizzato dalla Planetary Society, un’associazione statunitense senza scopo di lucro che si occupa di promuovere l’esplorazione dello Spazio e la divulgazione della ricerca scientifica spaziale. Seconda missione dimostrativa della tecnologia delle vele solari, LightSail 2 è una vela ampia 32 metri quadrati che sfrutta la “spinta” della luce solare per spostare un piccolo satellite. L’esperimento serve per dimostrare un’idea che circola da tempo tra gli astrofisici: usare il Sole per muovere oggetti nello Spazio al posto dei classici propellenti utilizzati per i motori dei veicoli spaziali.

C’è una vela solare in orbita

10. BrainRobotics AI Prosthetic Hand
È una mano robotica, che può essere utilizzata come protesi dalle persone con disabilità, a causa di malformazioni o eventi traumatici. A differenza di altre protesi simili, la mano di BrainRobotics sfrutta alcuni sistemi di intelligenza artificiale per interpretare meglio i comandi che riceve da chi la indossa. Il sistema ha inoltre otto sensori che rilevano i movimenti dei muscoli del polso, gestendo i movimenti delle dita e del palmo. Il prodotto è ancora in fase di test, ma ha finora dato esiti incoraggianti e nella sua versione finale dovrebbe essere venduto a 10-15mila dollari, un prezzo accettabile considerato il costo dei prodotti simili, ma con minori funzionalità, già in circolazione.

11. AeroFarms
È un sistema alternativo alle classiche coltivazioni: i suoi ideatori sostengono che coltivando frutti e ortaggi al chiuso, su enormi scaffali, permetta di ridurre il consumo di acqua fino al 95 per cento, rispetto alle coltivazioni tradizionali. I piccoli “campi” sono protetti da coperture ottenute da materiali riciclati, e irrorati con acqua nebulizzata. AeroFarms è già nella fase produttiva e rifornisce diversi supermercati e ristoranti negli Stati Uniti, ma non è ancora chiaro quanto sia sostenibile economicamente il modello che l’azienda propone.

(AeroFarms)

12. Impossible Burger 2.0
Quest’anno l’hamburger interamente vegetariano, ma che cerca di imitare il più fedelmente possibile il sapore e la consistenza di quelli di carne, ha ricevuto un importante aggiornamento per essere ancora più realistico e gradevole. La società che lo produce ha stretto un accordo con Burger King per venderlo nei suoi ristoranti, e sta proseguendo nei suoi piani di espansione con nuovo impianti di produzione. Il suo gruppo di ricerca e sviluppo è intanto al lavoro per realizzare finto pollo e pesce, in modo da offrire ulteriori alternative vegetariane.

13. Postmates Serve
È un robot per le consegne a domicilio. Può trasportare pesi fino a 20 chilogrammi circa e ha un’autonomia di oltre 45 chilometri con una singola carica. È stato già impiegato in alcuni test su larga scala, per la consegna di pasti a domicilio: i clienti possono aprire il contenitore del robot inserendo un codice tramite un touchscreen. Il sistema è solo uno dei tanti messi a punto o in programma negli ultimi anni per semplificare le consegne a domicilio e automatizzarle.

14. QuantX
Grazie ai progressi nei sistemi di intelligenza artificiale per analizzare il contenuto delle immagini, negli ultimi tempi si sono diffusi nuovi strumenti che aiutano i radiologi a interpretare radiografie, TAC e risonanze magnetiche, migliorando i sistemi di diagnosi per immagine. QuantX sfrutta algoritmi per ridurre i casi di falsi negativi e positivi nell’analisi delle mammografie, test molto importante per la prevenzione del tumore al seno. Il sistema è stato approvato dalle autorità sanitarie un paio di anni fa, dopo i primi risultati molto promettenti ottenuti nei test clinici, e ora viene sperimentato in diversi centri medici degli Stati Uniti. Nei prossimi mesi sarà adottato da nuovi ospedali, con l’ambizione di migliorare i sistemi di diagnosi per milioni di pazienti.

15. PathSpot
È uno scanner che identifica otticamente la presenza di particolari germi e batteri sulle mani, segnalando la necessità di lavarle con maggiore accuratezza o di disinfettarle. Il sistema è stato pensato soprattutto per le cucine di mense e ristoranti, dove mani non lavate accuratamente possono favorire le contaminazioni del cibo, con conseguenti intossicazioni alimentari. Alcune catene di ristoranti negli Stati Uniti utilizzano PathSpot già dalla scorsa primavera e con risultati incoraggianti.

16. Scribit
È un robot che scrive e disegna sulle pareti qualsiasi cosa. Per farlo utilizza pennarelli lavabili e i soggetti possono essere scelti da un’applicazione e ulteriormente personalizzati. Il robot si muove avvolgendo e svolgendo un filo, teso lungo il muro e assicurato da alcuni chiodi. Come molte altre idee piuttosto creative, il progetto è stato inizialmente finanziato su Kickstarter dove ha raccolto oltre 2,4 milioni di dollari, facendone una delle campagne per la raccolta fondi di maggior successo degli ultimi tempi.

17. Elvie
È un tiralatte portatile, di dimensioni contenute e con un motore molto silenzioso. A differenza di altri prodotti simili non ha tubicini e altri meccanismi che si logorano facilmente. Elvie può essere utilizzato sotto i vestiti senza problemi.

18. Mucca solare
È una struttura tubolare di metallo che ricorda la forma di una mucca, con pannelli solari sul suo dorso che sono utilizzati per ricaricare batterie portatili. Viene impiegata all’esterno delle scuole nei paesi in via di sviluppo, dove gli studenti sono incoraggiati a prelevare le batterie e a portarle a casa ai genitori, per avere una piccola fonte di energia elettrica. Il sistema è stato finora sperimentato in Kenya e Tanzania, con buoni risultati tra le famiglie più povere.

19. GENNY
Assomiglia a un distributore dell’acqua per ufficio, ma è un sistema che ottiene acqua dall’umidità dell’aria, un po’ come fanno i deumidificatori. GENNY ha filtri di vario tipo che rendono l’acqua potabile, anche se questa viene generata in ambienti molto inquinati; può funzionare collegato alla corrente elettrica oppure attraverso pannelli solari posti sulla sua sommità. È stato progettato da Watergen, un’azienda israeliana, e derivato da altri sistemi per produrre acqua nei luoghi dove è difficile l’approvvigionamento, per motivi economici o legati a emergenze ambientali.

20. Loop
Non è prettamente un’invenzione o qualcosa di mai pensato prima, ma ha il potenziale per ridurre la quantità di rifiuti che vengono prodotti a causa degli involucri. Loop è un progetto portato avanti dall’azienda TerraCycle per far sperimentare alle multinazionali sistemi di riutilizzo degli involucri, come contenitori per gli alimenti in vendita nei supermercati o per i detersivi. L’iniziativa ha raccolto l’interesse di alcuni grandi produttori come Unilever ed è sperimentato negli Stati Uniti e in Francia tramite alcuni progetti pilota.

Le grandi multinazionali proveranno a venderci prodotti in confezioni riutilizzabili