Cosa ci sarà nella manovra

È stata approvata a notte fonda "salvo intese": contiene il disinnesco delle clausole IVA, il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori e 600 milioni di euro per rendere gratis gli asili nido

(ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI)
(ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI)

Alla fine di una riunione durata fino alle 5 di questa mattina, il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di importanti documenti di bilancio tra cui la manovra economica per il 2020, che è stata chiusa e votata “salvo intese”, potrebbe quindi ancora subire modifiche, anche se il governo assicura che riguarderanno solo aspetti secondari. La riunione è durata circa sei ore perché, hanno spiegato fonti di governo ai giornali, l’obiettivo era cercare di risolvere tutto in una notte: inviare il Documento programmatico di bilancio alla Commissione Europea, approvare il decreto fiscale e infine approvare la manovra economica, cioè la legge di bilancio per il 2020, che il Parlamento dovrà approvare entro la fine dell’anno.

Ma nonostante la lunga riunione della notte, le informazioni che circolano sulla manovra sono ancora vaghe e ci vorrà qualche giorno perché le bozze del documento in circolazione vengano accuratamente analizzate e commentate dagli esperti. Per il momento, tutti gli interventi annunciati nelle scorse settimane sono stati confermati e ci sono alcune novità. Rimane inoltre fermo il punto centrale attorno al quale ruota tutta la manovra: con gli attuali vincoli di bilancio europei il governo non ha molto da spendere.

Le clausole di salvaguardia, ossia il previsto aumento dell’IVA che sarebbe dovuto scattare nel 2020, è stato neutralizzato. Il cuneo fiscale, ossia le tasse che pagano i lavoratori, sarà tagliato di 3 miliardi di euro nel 2020, il che potrebbe significare circa 40 euro di aumento al mese in busta paga per i lavoratori che guadagnano di meno. Circa 600 milioni saranno spesi in una serie di aiuti alle famiglie, tra cui un piano per rendere gratuiti tutti gli asili nido.

Le spese sanitarie saranno aumentate di una cifra ancora non specificata che servirà principalmente ad eliminare il superticket a partire dal primo settembre (si tratta di una tassa aggiuntiva di 10 euro che le regioni possono decidere di applicare oltre il normale costo del ticket). I giornali parlano anche di nuove risorse per tutelare le persone con disabilità, ma non sembra che si tratti di un investimento particolarmente consistente.

Il governo inoltre ha confermato molte voci di spesa già esistenti, ma che avevano bisogno di un esplicito finanziamento: l’Ape social, un sussidio che serve a fare da ponte verso la pensione per i lavoratori che appartengono a categorie a rischio; “Opzione donna”, che permette ad alcune lavoratrici del settore privato di andare in pensione in anticipo; proroga dei sussidi alle imprese del piano “Industria 4.0”. Il governo ha stanziato diversi miliardi di euro per gli aumenti contrattuali dei dipendenti pubblici nei prossimi tre anni e ha approvato un nuovo bonus per la ristrutturazione delle facciate degli edifici.

Questi sono gli interventi dal lato delle spese, per quanto riguarda le entrate il governo conferma la sua intenzione di puntare molto sulla lotta all’evasione fiscale e sul recupero del sommerso, un punto su cui i giornali scrivono che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha insistito personalmente. La parte principale del piano consiste in una serie di incentivi per favorire l’uso dei pagamenti elettronici, più facili da tracciare e quindi in grado di scoraggiare l’evasione.

– Leggi anche: L’evasione fiscale spiegata bene

Il piano comprende la possibilità di vedersi restituita una parte di quanto speso tramite bancomat o carta di credito in settori a rischio evasione (come ad esempio ristorazione e lavori artigianali) e l’introduzione di una lotteria settimanale basata sull’estrazione di scontrini fiscali, con la speranza di creare un incentivo per i consumatori a chiedere ai commercianti di registrare regolarmente i loro pagamenti.

Il governo intende anche abbassare la soglia di utilizzo del contante a 2.000 euro dagli attuali 3.000 (una soglia che era stata innalzata dal governo Renzi). A partire dal 2021 questa soglia dovrebbe essere ulteriormente abbassata a 1.000 euro. Il governo ha fatto sapere che sta studiando anche una serie di norme per inasprire le pene agli evasori fiscali, ma il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, del Movimento 5 Stelle, ha lasciato intendere che si tratta di una misura complicata da realizzare e che non sarà introdotta a breve.