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  • Venerdì 7 giugno 2019

Oggi si dimette Theresa May

La prima ministra britannica rimarrà poi in carica per gli affari correnti fino alla nomina del nuovo leader dei Conservatori: potrebbe volerci un mese

(Jeff J Mitchell/Getty Images)
(Jeff J Mitchell/Getty Images)

Sono attese per oggi le dimissioni ufficiali della prima ministra britannica Theresa May, annunciate circa due settimane fa. May rimarrà comunque in carica per occuparsi degli affari correnti fino a quando il Partito Conservatore sceglierà il nuovo leader (nel Regno Unito il capo del partito di maggioranza diventa automaticamente primo ministro).

Le dimissioni di May saranno formalizzate con uno scambio di lettere con Charles Walker e Cheryl Gillan, i capi del gruppo politico dei Conservatori nel parlamento. Non è ancora chiaro se May terrà o meno un discorso. Alle 18 ora italiana il partito aprirà ufficialmente l’iter delle primarie per scegliere il nuovo leader. Le candidature potranno essere presentate lunedì 10 giugno dalle 10 alle 18 ora britannica.

Al momento i favoriti all’interno del partito Conservatore sono Boris Johnson, ex ministro degli Esteri ed ex sindaco di Londra, e Andrea Leadsom, la ministra che si occupava dei lavori parlamentari e che si è dimessa poche settimane fa, in aperta polemica con May. Entrambi sono convinti sostenitori di una Brexit senza compromessi con l’Unione Europea, al contrario di May, che si è dimessa dopo l’ennesimo tentativo fallito di far approvare al parlamento britannico il suo accordo con l’UE.

Al momento i candidati per sostituire May sono una decina. Entro la fine di giugno i parlamentari Conservatori terranno una serie di voti sui candidati, eliminando ogni volta quello che avrà ricevuto meno voti. Quando ne saranno rimasti soltanto due, la scelta sarà lasciata ai 124mila iscritti al partito, che indicheranno la loro preferenza per posta. Il Guardian stima che la procedura sarà completata entro la metà di luglio e che il nuovo primo ministro riuscirà ad entrare in carica prima della pausa estiva del parlamento, prevista per la fine del mese.