Ci sono tre stazioni della metropolitana chiuse nel centro di Roma

Dopo quella di Repubblica, sono state chiuse anche Barberini e Spagna per problemi alle scale mobili: il centro storico ora è di fatto isolato

(ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
(ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Da sabato a Roma sono chiuse le stazioni Barberini e Spagna della linea A della metropolitana, due snodi fondamentali nella viabilità del centro della città; queste chiusure si aggiungono a quella dell’adiacente fermata Repubblica, disposta lo scorso 23 ottobre in seguito al crollo di una scala mobile, un incidente in cui furono ferite 24 persone, in gran parte tifosi russi del CSKA Mosca, che stavano andando allo stadio Olimpico a vedere una partita di Champions League contro la Roma. Di fatto quindi al momento non c’è nessuna stazione della metro A in funzione nel centro storico di Roma: chi arriva dalla stazione Termini deve scendere alla fermata Flaminio, dietro piazza del Popolo. ATAC, l’azienda municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico a Roma, ha attivato servizi di navette e bus sostitutivi per raggiungere il centro storico della città.

Le chiusure di Barberini e Spagna
La fermata Barberini è stata chiusa la mattina di giovedì 21 marzo in seguito alla rottura di alcuni gradini di una scala mobile, che si sono accartocciati. «La scala mobile era sovraffollata come sempre, saremmo stati un centinaio di persone. Quando mancavano sei o sette gradini c’è stato un rumore forte di lamiera che si attorcigliava su sé stessa, si è formato un vero e proprio vuoto e le persone impaurite, per uscire, hanno dovuto saltare», ha raccontato al Giornale una persona che era sulla scala mobile al momento dell’incidente. Nessuno è stato ferito.

La stazione era stata poi riaperta dopo alcune ore, ma sabato mattina la magistratura ne ha disposto il sequestro e ha aperto un’indagine per valutare le cause dell’incidente: dodici persone, tra dipendenti dell’ATAC e della società di manutenzione Metro Roma Scarl, sono sotto inchiesta per frode in pubbliche forniture. Inoltre nel pomeriggio di sabato i responsabili d’esercizio della fermata Spagna, dove sono presenti scale mobili della stessa tipologia di quelle di Barberini, hanno deciso di chiuderla per precauzione «al fine di svolgere ulteriori controlli».

Cosa è successo e cosa succederà ora
Secondo Il Messaggero a causare gli incidenti sarebbe stato un difetto riscontrato in un dispositivo di sicurezza che dovrebbe funzionare come freno d’emergenza «che scatta se si spezza la fune che tiene insieme la rampa». Il difetto sarebbe stato trovato già da tempo in 20 scale mobili, tra cui quelle di Barberini e Spagna, e ne sarebbe stata chiesta la sostituzione d’urgenza. I lavori, effettuati dalla ditta Metro Roma Scarl, secondo i giornali ne avrebbero addirittura peggiorato la situazione. Nel pomeriggio del 25 marzo la sindaca Raggi ha annunciato su Twitter che l’ATAC ha rescisso il contratto con il fornitore della manutenzione degli impianti nelle stazioni della metropolitana «per gravi e inconfutabili ragioni. Un atto dovuto, necessario».

Con la rescissione del contratto, la manutenzione della metro di Roma passerà alle aziende che parteciparono alla gara d’appalto del 2007. Nel frattempo si dovrebbe fare una nuova gara per gestire la manutenzione degli impianti, ma non per la loro sostituzione. Come spiega l’edizione romana di Repubblica di oggi, infattigli impianti della linea A hanno solo 18 anni e «la sostituzione scatta a 30». Oggi si terrà una riunione in ATAC per cercare di riaprire il prima possibile le stazioni di Barberini e Spagna, indispensabili per la circolazione di cittadini e turisti nel centro di Roma.

Per quanto riguarda la stazione di Repubblica, ormai chiusa da cinque mesi, invece ci sarà ancora da aspettare. La riapertura, inizialmente prevista per gennaio, è stata posticipata a maggio: dei sei impianti di scale mobili della stazione due sono ancora sotto sequestro e per gli altri quattro si sta aspettando l’arrivo di un pezzo di ricambio che servirà alla loro messa in sicurezza.