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  • Mercoledì 23 gennaio 2019

In Venezuela sta succedendo qualcosa di grosso

Il capo dell'Assemblea Nazionale Juan Guaidó si è autoproclamato presidente e gli Stati Uniti e molti paesi dell'America latina lo hanno riconosciuto

(AP Photo/Fernando Llano)
(AP Photo/Fernando Llano)

Il 23 gennaio Jaun Guaidó, presidente dell’Assemblea Nazionale del Venezuela, il Parlamento uscito dalle elezioni del 2015 e controllato dalle opposizioni ma svuotato di qualsiasi potere, si è autoproclamato presidente ad interim del paese. Guaidó ha invocato un emendamento costituzionale che consente al capo della legislatura di guidare un governo provvisorio fino a quando non si possano tenere nuove elezioni.

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L’annuncio è stato fatto a Caracas durante una grande manifestazione organizzata dallo stesso Guaidó per protestare contro il regime del presidente Nicolàs Maduro. Diverse manifestazioni si sono svolte in tutto il paese, con la partecipazione di migliaia di venezuelani. Durante le proteste ci sono stati degli scontri tra i manifestanti antigovernativi e i sostenitori di Maduro, nei quali sono morte quattro persone.

Subito dopo l’annuncio di Guaidó, il presidente degli Stati Uniti lo ha ufficialmente riconosciuto come presidente ad interim del Venezuela, e in seguito sono arrivati i riconoscimenti da parte di Canada, Brasile, Paraguay, Colombia, Argentina, Perù, Ecuador, Cile, Guatemala e Costa Rica. Contro Guaidó e in difesa di Maduro si sono dichiarati invece Messico, Cuba, Bolivia e Turchia.

In risposta a Trump, Maduro ha dato 72 ore di tempo ai diplomatici statunitensi per lasciare il Venezuela. «Io sono l’unico presidente del Venezuela – ha dichiarato Maduro – Non vogliamo tornare al Ventesimo secolo, con intromissioni dei “gringo” e colpi di stato».

Guaidó è stato eletto capo dell’Assemblea Nazionale solo due settimane fa, e nonostante non fosse un personaggio particolarmente conosciuto ha attirato subito la curiosità della stampa internazionale, gli entusiasmi delle opposizioni venezuelane e l’attenzione del regime di Maduro. La scelta da parte di Guaidó di organizzare le manifestazioni di protesta proprio oggi non è casuale: il 23 gennaio è infatti l’anniversario della rivolta popolare che nel 1958 rovesciò la giunta militare guidata dal dittatore Marcos Pérez Jiménez.