A Strasburgo, in Francia, centinaia di poliziotti sono alla ricerca dell’uomo che nella notte di martedì 11 dicembre ha sparato nei pressi di un mercatino di Natale nel centro della città: ha ucciso 2 persone, una terza è stata dichiarata cerebralmente morta e altre tredici sono state ferite (6 sono in gravissime condizioni). Le motivazioni dell’attacco non sono ancora chiare, ma la procura antiterrorismo francese ha avviato una prima indagine. L’autore della sparatoria era già noto alla polizia, ha 29 anni ed è originario di Strasburgo, città nota per essere – con Bruxelles – una delle due sedi del Parlamento Europeo e di diverse altre istituzioni europee.
Secondo informazioni ottenute da Le Monde, negli ultimi due anni Chérif C. è stato sottoposto a «diverse misure di sorveglianza», senza che le forze di sicurezza individuassero un pericolo imminente.
Prima delle votazioni di oggi, il Parlamento Europeo – riunito in seduta plenaria proprio a Strasburgo – ha fatto un minuto di silenzio per ricordare i morti e i feriti nell’attacco di ieri.
European Parliament holds minute of silence for #Strasbourg shooting victims#StrasbourgShooting #Strabourg pic.twitter.com/kXxLvE8B8h
— Ruptly (@Ruptly) December 12, 2018
– Ieri sera un uomo ha aperto il fuoco nei dintorni dei mercatini di Natale a Strasburgo, in Francia. L’ultima stima ufficiale sulle persone coinvolte parla di due morti, una terza persona dichiarata cerebralmente morta, e 13 feriti, di cui 6 gravi. Del caso si sta occupando la procura antiterrorismo di Parigi, ma le autorità non hanno ancora confermato ufficialmente che l’attacco abbia avuto una natura terroristica.
– L’uomo, identificato come il 29enne Chérif C., non è ancora stato catturato. Ieri sera è fuggito a bordo di un taxi e da quel momento non si conoscono i suoi spostamenti. Stamattina il sottosegretario agli Interni Laurent Nuñez non ha potuto escludere che l’uomo abbia lasciato la Francia.
– Di lui non si sa moltissimo. Sembra che in passato sia stato condannato più volte per reati comuni, in Francia ma anche in Germania e in Svizzera. È stato proprio in carcere che ha sviluppato un legame con l’Islam radicale: per questa ragione era stato segnalato con la “Fiche S”, una sigla che identifica le persone attenzionate dalle autorità per i loro legami con l’estremismo islamico.
– La città è ancora piena di soldati e poliziotti, che si vedono soprattutto in centro. Gli accessi alle vie più centrali sono ancora sorvegliati, e alcuni ponti chiusi ieri per motivi di sicurezza non sono ancora stati riaperti. I mercatini di Natale, situati a poche decine di metri dal luogo della sparatoria, oggi sono rimasti chiusi.
Anche il presidente americano Donald Trump ha commentato l’attacco di Strasburgo, approfittandone per fare propaganda a favore della costruzione del “muro” al confine col Messico.
Another very bad terror attack in France. We are going to strengthen our borders even more. Chuck and Nancy must give us the votes to get additional Border Security!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 12, 2018
Da diverse ore ormai non ci sono notizie sui movimenti di Chérif C., l’uomo identificato come lo sparatore. Le autorità locali non hanno comunicato in quali zone siano in corso le ricerche dell’uomo. Nel quartiere che ieri sera è stato al centro di una vasta operazione di polizia, Neudorf, stamattina non c’era più traccia di poliziotti o soldati. Poche ore fa, durante una conferenza stampa, il sottosegretario all’Interno Laurent Nuñez non ha potuto escludere che Chérif C. abbia lasciato il territorio francese.
La città è ancora piena di soldati e poliziotti, che si vedono soprattutto in centro. Gli accessi alle vie più centrali sono ancora sorvegliati, e alcuni ponti chiusi ieri per motivi di sicurezza non sono ancora stati riaperti. I mercatini di Natale, situati a poche decine di metri dal luogo della sparatoria, stamattina sono rimasti chiusi.
Il giornalista del Post Luca Misculin si trova a Strasburgo per seguire la plenaria del Parlamento Europeo, e stamattina ha fatto un giro in città per capire che aria tirava.
Questa è la casa che secondo i giornali francesi è stata perquisita. A un certo punto si era anche parlato di una nuova sparatoria. Stamattina non c’è nessuno. pic.twitter.com/HgBWHgip8n
— Luca Misculin (@lmisculin) December 12, 2018
Ora sono in rue des Ofreves, quella della sparatoria. Qualcuno ha iniziato a posare fuori a un angolo della strada. Sembra il posto dove nel primo video circolato ieri sera si vedeva un corpo a terra. pic.twitter.com/GGtLis6P8I
— Luca Misculin (@lmisculin) December 12, 2018
Il sindaco ha concluso la conferenza stampa complimentandosi con gli abitanti della città per il «coraggio» e la «serenità» con cui hanno affrontato l’attacco di ieri.
Nous devons continuer de défendre nos valeurs et ne pas céder à la terreur.
Continuer à vivre normalement, c’est résister.#Strasbourg pic.twitter.com/QBLhdryRrl
— Roland Ries (@Roland_Ries) December 12, 2018
È iniziata anche la conferenza stampa del sindaco di Strasburgo Roland Ries il quale ha mostrato meno prudenza del procuratore di Parigi e del ministro dell’Interno francese. Ha detto che quello di ieri sera è stato «incontestabilmente un attentato»: «Che lo si voglia o no, si è trattato di una forma di attentato terroristico, se si prende cioè la parola con il suo significato originario: quello di creare terrore».
È iniziata la conferenza stampa del procuratore della Repubblica di Parigi Rémy Heitz. Heitz ha detto che nell’attacco di ieri sono morte due persone e che una terza è stata dichiarata cerebralmente morta (questo potrebbe spiegare la confusione di questa mattina sul bilancio provvisorio fatta dalla prefettura). Dei 13 feriti, 6 sono in gravissime condizioni: «tra la vita e la morte».
L’uomo che ha sparato è stato identificato: si tratta di Chérif C. Il suo nome circolava già da ieri su diversi giornali francesi.
Il procuratore ha ricostruito gli spostamenti di Chérif C. per le strade del centro: ha detto che era armato di pistola e coltello e che mentre camminava ha ripetutamente sparato. Heitz ha riferito che dei testimoni lo hanno sentito gridare “Allah Akbar”.
#Strasbourg Des témoins ont « entendu l’assaillant crier "Allah Akbar", révèle le procureur Rémi Heitz https://t.co/D9ZYSUsL8A pic.twitter.com/9xVOsbRNWD
— franceinfo (@franceinfo) December 12, 2018
L’uomo ha sparato anche contro quattro militari, che hanno risposto e lo hanno colpito al braccio. A quel punto, è salito e scappato su un taxi nel quartiere Neuhof, nel sud di Strasburgo. Per giustificare le sue ferite, l’uomo ha spiegato al tassista di aver sparato a dei soldati e di aver ucciso 10 persone (grazie alla testimonianza del tassista l’uomo è stato identificato). Una volta sceso dall’auto ha trovato altri agenti di polizia e c’è stata una nuova sparatoria.
Da ieri sono state fatte numerose perquisizioni, ma «la situazione non mi permette di dare altri dettagli». Heitz ha comunque detto che nella casa di Chérif C. – perquisita ieri mattina nell’ambito di un’altra inchiesta – sono state trovate diverse armi, tra cui una granata, un fucile e dei coltelli, e numerose munizioni. Heitz ha aggiunto comunque che quattro persone vicine al sospettato sono state fermate dalla polizia.
Ha poi riassunto la sua storia giudiziaria: ha 29 anni e 27 condanne per reati comuni, in Francia ma anche in Germania e in Svizzera. Ha detto che è stato in carcere più volte e che lì si è radicalizzato. Per questo è stato segnalato con la “Fiche S”.
Il procuratore ha concluso dicendo che l’indagine è ancora in corso, per localizzare l’uomo e ricostruire il suo itinerario. Gli investigatori stanno anche verificando se ha avuto dei complici.
Il ministro dell’Interno Christophe Castaner e il procuratore della Repubblica di Parigi Rémy Heitz a Strasburgo.
Suite aux événements tragiques survenus hier, @CCastaner, ministre de l'Intérieur et Rémi Heitz, Procureur de Paris, étaient présents ce matin à #Strasbourg aux côtés des forces de l'ordre et des services de secours mobilisés pic.twitter.com/7PPNPoIgUs
— Préfet de la région Grand-Est et du Bas-Rhin (@Prefet67) December 12, 2018
Ieri sera, due fonti hanno confermato al Post che un giornalista italiano della radio universitaria Europhonica era stato coinvolto nella sparatoria. Una delle fonti ha aggiunto che il ragazzo è lievemente ferito. Gli ultimi aggiornamenti:
#IT Riguardo al collega ferito: non possiamo confermare alcuna notizia sulla sua salute attuale. Chiediamo ai colleghi della stampa di rispettare la privacy del nostro collega. Saremo pronti a comunicare qualsiasi notizia verificata appena la avremo.
— europhonica (@europhonica) December 12, 2018
Alle 15.00 di oggi, all’Assemblée nationale di Parigi si terrà un minuto di silenzio per le persone morte e ferite nell’attacco di Strasburgo.
Laurent Desbonnets, corrispondente di France Télévisions in Germania, ha detto che i giornali tedeschi hanno cominciato a pubblicare alcune notizie sulla storia giudiziaria dell’uomo che attualmente è ricercato per i fatti di Strasburgo e che era già stato condannato sia in Francia che in Germania.
Scrivono che avrebbe rubato 1467 euro in contanti nel 2012 in uno studio dentistico, e poi 315 euro nel 2016 dalla cassa di una farmacia. Dicono che non parla tedesco e che aveva confessato i reati che aveva commesso. Sarebbe stato in prigione a Costanza da gennaio a ottobre 2016 e poi, fino a febbraio 2017, a Friburgo. Poi sarebbe stato rilasciato e portato in Francia.
La ricostruzione grafica degli spostamenti dell’uomo che ha sparato ieri sera ai mercatini di Natale. Verso le ore 20 si sarebbe avvicinato al centro da pont du Corbeau tenendo in mano, secondo alcuni testimoni, una pistola. Poi si è spostato verso rue des Orfèvres e avrebbe cominciato a sparare in place Kléber.
La prefettura ha detto di non tenere in considerazione l’aggiornamento da loro pubblicato alle 10.00 di questa mattina – e poi cancellato – in cui il bilancio provvisorio dei morti era stato rivisto al ribasso. Per ora, dunque, resta valido l’aggiornamento delle ore 7.00 in cui si parla di 3 morti e 13 feriti, di cui 8 in gravi condizioni.
Merci de ne pas tenir compte du communiqué de presse qui vous a été transmis au titre du point de situation de 10h00, nul et non avenu, le dernier bilan ayant été communiqué par @NunezLaurent, secrétaire d’État auprès du ministre de l'Intérieur, ce matin sur France Inter à 8H20. pic.twitter.com/ttyeAqpzbn
— Préfet de la région Grand-Est et du Bas-Rhin (@Prefet67) December 12, 2018
Da ieri sera, diversi giornali francesi scrivono che l’uomo che ha sparato a Strasburgo è stato ferito da alcuni agenti dell’operazione antiterrorismo Sentinelle, cioè i militari assegnati a compiti speciali di sorveglianza dopo gli attentati avvenuti in Francia nel 2015. Le Figaro ha aggiunto questa mattina che l’uomo sarebbe stato ferito a un braccio.
Le Figaro dice anche che secondo le sue informazioni due fratelli del sospettato sono stati fermati dalla polizia. Queste notizie non sono però ufficiali e vanno prese con cautela.
La prefettura ha cancellato l’ultimo aggiornamento in cui aveva rivisto al ribasso il numero dei morti: per ora resta dunque valido l’aggiornamento delle ore 7.00 di questa mattina in cui si parla di 3 morti e 13 feriti.
Il sindaco di Strasburgo Roland Ries terrà una conferenza stampa alle 11 di questa mattina. Poi, alle ore 12.00, parlerà anche il procuratore della Repubblica di Parigi Rémy Heitz.
Un nuovo aggiornamento della prefettura dice che i morti sono due e non tre come invece comunicato dalla prefettura qualche ora fa. Il bilancio dei morti è stato dunque rivisto al ribasso, ma la modifica non è stata per ora spiegata.
Nella nota si dice che i feriti sono 14: 9 persone sono state ferite gravemente, le altre 5 in modo più lieve.
Attaque à #Strasbourg
Point de situation n°6 du 12 décembre à 09h30 pic.twitter.com/rzJ5HePjFT— Préfet de la région Grand-Est et du Bas-Rhin (@Prefet67) December 12, 2018
Questa mattina, su diversi social network circolano alcune teorie del complotto secondo le quali l’attacco a Strasburgo sarebbe stato organizzato per colpire i “gilet gialli”: per dichiarare lo stato di emergenza e, dunque, per indebolire il movimento. In molti casi, i “gilet gialli” indicano uno screenshot di BFMTV con un tweet della prefettura che annuncia “un evento in corso” alle ore 11.47 di ieri, circa 8 ore prima che l’attacco avvenisse. Come è già stato chiarito, l’incoerenza dell’orario è dovuta ad un semplice problema di impostazione di fusi orari su Twitter.
Chez les complotistes, il y a des captures d'écran du lien du live de BFM présenté comme "preuve" du complot car soi-disant publié il y a 13 heures. Idem pour le tweet du préfet de la région Grand-Est supposément posté en fin de matinée #Strasbourg pic.twitter.com/1iTQV4pUIt
— Assma Maad (@Assma_MD) December 11, 2018
Laurent Nuñez, sottosegretario di Stato al ministero degli Interni, ha reagito dicendo di essere indignato di fronte a queste ipotesi. Diversi amministratori delle pagine su cui sono attivi i “gilet gialli” hanno anche sospeso temporaneamente la pubblicazione dei commenti.
Ieri mattina la polizia aveva raggiunto l’abitazione dell’uomo sospettato di aver compiuto l’attacco ai mercatini di Natale nell’ambito di un’indagine per furto e tentato omicidio. Non l’avevano trovato a casa, ma avevano fermato i suoi presunti complici. Laurent Nuñez, sottosegretario di Stato al minisetro degli Interni, ha detto questa mattina che le persone fermate ieri mattina sono cinque e che nessuna di loro ha qualcosa a che fare con quanto è successo in serata.
Oggi, nei palazzi dell’amministrazione di Strasburgo si terrà un minuto di silenzio alle 11.00 e le bandiere saranno calate a mezz’asta. Il Parlamento Europeo osserverà un minuto di silenzio alle 10.00.
La ricerca dello sparatore prosegue ormai da diverse ore, ma non sembra abbia finora portato a passi avanti. Il sottosegretario del ministero dell’Interno, Lauren Nunez, ha detto in un’intervista radiofonica che le frontiere sono state bloccate e che l’autore dell’attacco è ferito, cosa che dovrebbe ridurre il rischio di una fuga all’estero, che non può comunque essere esclusa al momento.
Quali notizie sono state confermate, quali no, e poi: si può parlare di terrorismo?
L’identità dell’autore dell’attacco avvenuto ieri ai mercatini di Natale di Strasburgo non è stata diffusa ufficialmente, ma il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner e la prefettura hanno comunque confermato alcune notizie. Ne circolano anche altre accompagnate da profili e foto del sospettato: ma non sono state ancora confermate e vanno prese con cautela.
Il piano di sicurezza Vigipirate è stato portato da “vigilanza” a “allerta attentati”, il livello più alto possibile, in seguito all’attentato di Strasburgo.
Attaque à #Strasbourg
En raison des événements dramatiques survenus hier soir le plan #Vigipirate a été relevé au niveau Urgence Attentat sur l’ensemble du territoire national. #RT pic.twitter.com/kMErNaKkE0— Préfet de la région Grand-Est et du Bas-Rhin (@Prefet67) December 12, 2018
Le Monde ha una ricostruzione della sparatoria di ieri sera, secondo diverse testimonianze raccolte. L’attacco è iniziato alle 19:50, i primi colpi di arma da fuoco sono stati sparati nel quartiere del centro Carré d’Or, poi verso rue des Grandes-Arcades. L’uomo non sarebbe entrato nella zona vera e propria dei mercatini di Natale. C’è stata poi una sparatoria che ha coinvolto alcuni agenti di polizia di pattuglia nella zona. Un agente è stato ferito a una mano, mentre l’assalitore ha riportato una ferita a un braccio. Poi è fuggito a bordo di un taxi verso il quartiere di Neudorf, a sud di Strasburgo. Nella notte il tassista ha raggiunto un posto di polizia per fornire la propria testimonianza.
Le motivazioni dell’autore dell’attacco non sono ancora note e saranno necessarie ulteriori indagini, e l’arresto dell’assalitore, per saperne qualcosa di più. Nel frattempo, Laurent Nunez, sottosegretario presso il ministero dell’Interno francese, ha spiegato che per ora non si può parlare di un atto di terrorismo e di essere molto prudenti a parlare di “attentato”. Nunez ha ricordato che l’autore dell’attacco era stato inserito tra i sorvegliati della polizia dopo avere notato una sua radicalizzazione in carcere, non perché costituisse un diretto pericolo per la sicurezza pubblica.
Dopo il blocco del centro città ieri sera, oggi a Strasburgo i trasporti pubblici funzioneranno normalmente. Sono stati inoltre rimossi divieti di circolazione e alcuni blocchi stradali, attivati nella notte dopo l’attacco.
Attaque à #Strasbourg le 11 décembre
Information : les transports en commun circulent normalement ce matin à Strasbourg pic.twitter.com/gMMPQAqdSH— Préfet de la région Grand-Est et du Bas-Rhin (@Prefet67) December 12, 2018
La ministra della Giustizia francese, Nicole Belloubet, ha detto nel corso di un’intervista che l’attacco a Strasburgo può essere definito “un attentato”, considerato che se ne sta interessando la stessa procura antiterrorismo di Parigi.
#TDInfos @NBelloubet #Strasbourg : "A partir du moment où la section antiterroriste du parquet de Paris a été saisie, on peut parler d'attentat." pic.twitter.com/2jgdnaQ5rJ
— Public Sénat (@publicsenat) December 12, 2018
Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha appena diffuso sui social network un breve comunicato sull’attentato di ieri a Strasburgo.
#Strasburgo pic.twitter.com/L68edDhJlL
— GiuseppeConte (@GiuseppeConteIT) December 12, 2018
Una raccolta di prime pagine di oggi dei giornali francesi, quasi tutte dedicate all’attacco a Strasburgo. Il giornale regionale dell’Alsazia, Les dernières nouvelles d’Alsace, non sarà invece in edicola, oggi, perché la scorsa notte gli stampatori non sono riusciti ad andare al lavoro.
"L'horreur au marché de Noël" : la fusillade de #Strasbourg à la une des journaux régionaux https://t.co/9xm5Okr0DJ pic.twitter.com/V2LkEz9htQ
— franceinfo (@franceinfo) December 12, 2018
La polizia del Baden-Württemberg, regione tedesca confinante con la Francia, ha annunciato di avere intensificato i controlli al confine francese, attraverso il quale potrebbe passare l’autore dell’attacco a Strasburgo.
#Strasbourg: Es wird weiterhin nach einer flüchtigen Person gefahndet. Der Verkehr der grenzüberschreitenden Tram D ist daher eingestellt. Sofern möglich vermeiden Sie bitte aktuell den Grenzübertritt im Bereich #Kehl. Unsere Kollegen sind mit der @PolizeiOG im Einsatz. *sl pic.twitter.com/kEWGp9BXiw
— Bundespolizei Baden-Württemberg (@bpol_bw) December 11, 2018
Gli agenti di polizia e delle altre forze dell’ordine al lavoro nella ricerca dell’autore della sparatoria sono circa 350 nella zona di Strasburgo, riferisce sempre la prefettura.
Un nuovo aggiornamento della prefettura conferma i 3 morti e parla di 13 feriti, non 12 come riportato nelle ore precedenti: 8 sono stati feriti gravemente, gli altri 5 in modo più lieve.
Attaque à #Strasbourg le 11 décembre : point de situation à 7h00 ce matin pic.twitter.com/nWvQ1eUjTV
— Préfet de la région Grand-Est et du Bas-Rhin (@Prefet67) December 12, 2018
L’attacco si è svolto intorno alle 20 di martedì, nei pressi di un mercatino di Natale nel centro della città, che raccoglie ogni anno migliaia di turisti. Alcuni testimoni hanno raccontato di avere sentito alcuni spari e di avere poi visto persone ferite a terra. Altri hanno raccontato di avere visto agenti con le armi in mano che correvano, probabilmente in direzione dell’assalitore. La scena ha allarmato molte persone e portato a scene di panico, con una fuga disordinata tra le bancarelle del mercatino, che ha complicato l’intervento della polizia e dei soccorsi.
Il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha pubblicato un messaggio di solidarietà dopo l’attacco di martedì notte. Nelle prime ore dopo la sparatoria, l’edificio del Parlamento è stato isolato per motivi di sicurezza, con parlamentari, giornalisti e personale bloccati al suo interno in attesa di sviluppi.
I express all my sorrow for the victims of the Strasbourg attacks. This Parliament will not be intimidated by terrorist or criminal attacks. Let us move on. We will continue to work and react strengthened by freedom and democracy against terrorist violence.
— Antonio Tajani (@EP_President) December 11, 2018
Le Figaro ha un primo profilo dell’autore dell’attacco, già noto alla polizia e ritenuto un potenziale pericolo. Si chiama Chérif C., ha 29 anni ed è nato a Strasburgo. Ritenuto radicalizzato, dal 2016 è nelle liste delle persone di particolare interesse, ma era noto ancora prima alla polizia per piccoli reati, compiuti tra Francia e Germania. Aveva già ricevuto una 20ina di condanne di vario tipo.
Martedì mattina la polizia si era recata presso l’abitazione di Chérif C. per compiere un arresto, senza trovarlo in casa. Durante la perquisizione, gli agenti avevano trovato alcune armi. Chérif C. era sospettato di tentato omicidio e furto.
C’è una grande mobilitazione di forze di polizia in buona parte della Francia, in seguito all’attacco di ieri, ma sempre il ministero dell’Interno ha confermato che per oggi tutte le scuole saranno normalmente aperte.
? #Strasbourg Tous les établissements scolaires de la ville accueilleront les élèves qui le souhaitent mercredi matin. Les cours sont suspendus dans les écoles maternelles & élémentaires, mais maintenus dans les collèges & lycées.
Plus d'infos ? @acstrasbourg & @EducationFrance https://t.co/9ahL3dl2cV— Ministère de l'Intérieur (@Place_Beauvau) December 12, 2018
Il ministero dell’Interno francese ha comunicato che tra i 12 feriti almeno 6 sono molto gravi, a causa delle ferite riportate durante la sparatoria.
La ministra della Salute Agnès Buzyn, in visita al Centre Hospitalier Universitaire Hautepierre di Strasburgo, ha detto che i feriti ancora in pericolo di vita sono rimasti due.