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  • Martedì 11 dicembre 2018

C’è stato un attentato a Strasburgo

Nella zona del centro dove si trovano i mercatini di Natale: ci sono tre morti e una dozzina di feriti, il sospettato è ancora in fuga

Strasburgo, 11 dicembre 2018 (AP Photo)
Strasburgo, 11 dicembre 2018 (AP Photo)

Verso le ore 20 di martedì 11 dicembre c’è stata un attentato nel centro di Strasburgo, in Francia, nella zona della città dove sono stati allestiti i mercatini di Natale. Il ministero dell’Interno ha fatto sapere che ci sono tre morti e dodici feriti, fra cui sei persone in gravi condizioni. Il responsabile dell’attentato non è stato ancora catturato: il centro di Strasburgo è stato praticamente chiuso per motivi di sicurezza, mentre il Parlamento Europeo è rimasto chiuso sia in entrata sia in uscita fino alle 2. L’identità dello sparatore non è stata diffusa ufficialmente: si sa solo che era attenzionato dalle forze di sicurezza francesi perché sospettato di radicalismo islamico.

Due fonti hanno confermato al Post che un giornalista italiano della radio universitaria Europhonica è stato coinvolto nella sparatoria. Una delle fonti ha aggiunto che il ragazzo è lievemente ferito.

L’uomo che ha sparato era segnalato con la “Fiche S”, una delle categorie con le quali in Francia possono essere schedate e monitorate le persone sospettate di aver commesso qualche reato o che rientrano in specifiche tipologie: “S” riguarda le persone sospettate di minacciare la sicurezza pubblica, la sicurezza dello stato o che si stanno radicalizzando all’islamismo, ma che non sono necessariamente già state condannate.

Il quotidiano Le Figaro, citando una fonte della polizia, ha scritto che l’uomo sospettato ha 29 anni. Le Monde sostiene che sia nato a Strasburgo e che sia stato condannato nel 2011 a due anni di carcere per una rissa durante la quale aveva ferito al viso con una bottiglia rotta un sedicenne. Al momento però non sono ancora state comunque fornite informazioni ufficiali sul suo conto.

Dalle 20, la prefettura ha invitato i cittadini e le cittadine di Strasburgo a non uscire di casa. Nel quartiere di Neudorf – che si trova nella zona sud della città a circa mezz’ora a piedi dal luogo dove la sparatoria è iniziata – c’è stata un’operazione di polizia che secondo France News24 non è però andata a buon fine. Le Figaro dice poi che è avvenuta una seconda operazione in Place Broglie, sempre nel centro storico, ma non è chiaro come sia andata a finire. La sezione antiterrorismo della procura di Parigi sta comunque seguendo l’inchiesta con la procura di Strasburgo.

Poco dopo la sparatoria, i militari e la polizia hanno creato un perimetro di sicurezza che si estende per circa 200 metri intorno a piazza Gutenberg dove è stato allestito un centro di primo soccorso. Il Parlamento Europeo, che in questi giorni sta ospitando la seduta plenaria, è stato chiuso fino alle due di notte. Facebook ha attivato il “Safety Check”, lo strumento per rendere più facile comunicare ad amici e parenti che si sta bene nel caso ci si trovi in mezzo a una crisi. Il sindaco di Strasburgo, Roland Ries, ha fatto sapere che mercoledì 12 novembre i mercatini di Natale resteranno chiusi e ha proclamato una giornata di lutto.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha lasciato un evento in corso all’Eliseo per seguire la situazione e inviato sul posto il ministro dell’Interno Christophe Castaner. In  serata ha raggiunto il primo ministro Édouard Philippe alla cellula interministeriale di crisi, che serve a coordinare la risposta dello Stato in caso di eventi che hanno a che fare con la sicurezza nazionale.

Nel frattempo, la polizia tedesca ha dichiarato di aver rafforzato i controlli al confine con la Francia, vicino a Strasburgo. La strada statale che porta a Khel, in Germania, al confine con la Francia, è stata chiusa così come l’autostrada A35 che collega l’Alsazia, la regione dove si trova Strasburgo, da nord a sud.