Sgombri, cerate e gabbiani

Le foto di Charly Triballeu, che ha passato 17 ore a bordo di un peschereccio in Normandia

La pesca degli sgombri a bordo del Nounoute al largo della costa di Ouistreham, Francia, 31 luglio 2018
(CHARLY TRIBALLEAU/AFP/Getty Images)
La pesca degli sgombri a bordo del Nounoute al largo della costa di Ouistreham, Francia, 31 luglio 2018 (CHARLY TRIBALLEAU/AFP/Getty Images)

Il fotografo di AFP Charly Triballeu è stato 17 ore a bordo del Nounoute, un peschereccio di 45 anni che pesca al largo di Ouistreham, nella regione francese della Normandia. Di giorno, il Nounoute pesca platesse, pesci che vivono nei mari freddi e sui fondali e che assomigliano alle sogliole, anche se meno pregiati. Le platesse sono state messe a rischio da anni di pesca intensiva, oggi maggiormente regolamentata. Di notte il peschereccio cattura invece sgombri, che non si pescano con le reti a strascico, come le platesse, ma prevalentemente con le reti a circuizione, cioè quelle usate per catturare i pesci che si muovono in banchi, attirati con delle luci bianche. Lo sgombro è uno dei pesci più pescati e importanti per l’industria ittica.