È stata rilasciata Ahed Tamimi
Cioè la giovane attivista palestinese arrestata per avere schiaffeggiato un soldato israeliano: era in carcere da otto mesi
Stamattina le autorità israeliane hanno rilasciato Ahed Tamimi, la 17enne palestinese condannata a otto mesi di carcere per avere schiaffeggiato un soldato israeliano durante una manifestazione di protesta. Poco dopo l’arresto la sua storia fece il giro del mondo, e in questi mesi Tamimi è diventata uno dei simboli della causa palestinese.
Poster near her home reads “One thousand congratulations on your freedom, the icon of popular resistance Ahed Tamimi” pic.twitter.com/QYayyOYTge
— Joe (@joedyke) July 29, 2018
Tamimi era stata arrestata nel dicembre scorso dopo che un video di pochi giorni prima in cui schiaffeggiava un soldato israeliano era diventato virale. Nel processo, iniziato a marzo, Tamimi aveva ammesso la sua colpevolezza riguardo quattro capi di accusa per aggressione e istigazione alla violenza. Secondo il report di una ong israeliana che difende i diritti dei palestinesi, i tribunali militari come quello che hanno giudicato Tamimi hanno un tasso di condanna del 95 per cento. All’uscita dal carcere Tamimi è stata accolta da giornalisti e attivisti, e nel pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa molto partecipata.
Ahed Tamimi asks for people to remember all Palestinians, especially the young ones. pic.twitter.com/iJXr7X5HsH
— Dena Takruri (@Dena) July 29, 2018
Da anni Tamimi e la sua famiglia hanno problemi con la giustizia israeliana; ogni venerdì promuovono proteste contro l’occupazione israeliana di un territorio vicino a Nabi Saleh, e i video di queste proteste sono molto popolari negli ambienti filo-palestinesi. Gli adulti di Nabi Saleh incoraggiano i bambini a partecipare alle manifestazioni, mettendoli in pericolo – secondo i loro critici – pur di sfruttare il loro candore nel raccontare i soprusi israeliani.
Poco dopo aver schiaffeggiato il soldato, sua madre le aveva chiesto in diretta su Facebook Live quale messaggio avrebbe voluto mandare ai suoi spettatori. Tamimi rispose così:
«Spero che tutti prendano parte alle manifestazioni, che sono l’unico modo per raggiungere l’obiettivo. La nostra forza è nelle pietre, e spero che il mondo si unisca per liberare la Palestina, perché Trump ha fatto la sua dichiarazione e deve prendersi le responsabilità di ogni nostra reazione. Ciascuno deve fare la sua parte, accoltellando, lanciando pietre o cercando il martirio: dobbiamo unirci perché il nostro messaggio sia ascoltato»