• Sport
  • Giovedì 12 luglio 2018

Perché alcuni calciatori bevono e sputano?

Perché alcuni nutrizionisti pensano che risciacquare la bocca con bevande contenenti carboidrati possa migliorare le loro performance

Il calciatore portoghese Cristiano Ronaldo durante la partita con l'Iran ai Mondiali di Russia, il 25 giugno 2018 (Hector Vivas/Getty Images)
Il calciatore portoghese Cristiano Ronaldo durante la partita con l'Iran ai Mondiali di Russia, il 25 giugno 2018 (Hector Vivas/Getty Images)

Tra le cose che chi normalmente non segue il calcio si chiede, quando guarda le partite del Mondiali, una è: perché durante le partite tantissimi calciatori bevono e poi sputano quello che hanno bevuto? Il New York Times ha risposto a questa domanda, spiegando che dietro questa pratica c’è probabilmente una tecnica suggerita da alcuni nutrizionisti per aiutare i muscoli a compiere nuovi sforzi. Consiste nel risciacquare la bocca con una bevanda in cui sono disciolti dei carboidrati, cioè degli zuccheri.

È una tecnica sperimentata da più di una decina d’anni tra gli atleti che praticano sport di resistenza, come la corsa e il ciclismo. In pratica, serve a ingannare il cervello. Il contatto tra i recettori della bocca degli atleti e i carboidrati manda al loro cervello il messaggio che il corpo sta per ricevere sostanze nutritive, e quindi fonti di energia: per questo il cervello “pensa” che i muscoli possano fare uno sforzo in più e che non c’è ragione di sentirsi stanchi perché stanno arrivando dei “rinforzi”. La bevanda con i carboidrati viene poi sputata e non ingerita per evitare che l’arrivo dei carboidrati nello stomaco faccia venire fame agli atleti.

I calciatori sono reticenti a parlare delle bevande che usano durante partite e allenamenti, ma il New York Times si è fatto spiegare come dovrebbe funzionare il risciacquo con i carboidrati da alcuni esperti. Asker Jeukendrup, un nutrizionista sportivo ed esperto di allenamenti olandese, è una delle persone che hanno studiato questa tecnica: nel 2004, insieme ai suoi colleghi dell’Università di Birmingham, ha rilevato che in media i ciclisti che la usano fanno tempi minori di circa un minuto in corse da 40 chilometri. Secondo gli studi, il risciacquo della bocca con i carboidrati funziona quando la bevanda in merito viene tenuta in bocca tra i 5 e i 10 secondi: più la si tiene più dovrebbe essere efficace, dato che così dovrebbero essere raggiunti più recettori.

Una persona vicina alla nazionale inglese che ha chiesto di restare anonima ha detto al New York Times che in passato la squadra usava questa tecnica. Un preparatore atletico di una squadra della Premier League inglese ha detto che la tecnica viene usata per ottenere una spinta energetica e cercare di prevenire i crampi.

Il risciacquo della bocca con i carboidrati comunque non è una tecnica che permette ai calciatori di giocare all’infinito: per riprendere davvero le forze i carboidrati andrebbero ingeriti, e in quantità maggiori di quelle contenute in una borraccia. La maggior parte delle ricerche in questo ambito indicano che la tecnica del risciacquo va benissimo per gli sforzi atletici con una durata compresa tra 30 minuti e un’ora. Per questo alcuni esperti non sono così convinti che abbia senso nel calcio, le cui partite durano almeno 90 minuti.

Per esempio Lindsay Bottoms, una chinesiologa che fa ricerca su sport e salute all’Università dell’Hertfordshire, pensa che la tecnica potrebbe essere la «cosa sbagliata da fare». Secondo le ricerche di Bottoms, il risciacquo con i carboidrati può migliorare le performance degli schermidori. Nel caso dei calciatori secondo lei sarebbe meglio un’ingestione delle bevande con i carboidrati, piuttosto che la loro espulsione dopo il risciacquo, perché dato che le partite durano tanto un’effettiva assunzione di sostanze energetiche potrebbe essere d’aiuto.

Finora non sono state fatte molte ricerche sull’efficacia della tecnica del risciacquo della bocca con i carboidrati nel calcio: si sa che aiuta a migliorare la resistenza nella corsa, ma non è chiaro se abbia degli effetti sulle altre cose che si fanno giocando a calcio (evitare gli avversari, passare la palla, tirare) anche perché è molto difficile misurare la prestanza in queste abilità, suscettibili a molte variabili. Alcuni dei pochi studi fatti finora dicono che il risciacquo ha degli effetti, altri dicono che invece no. Inoltre non si sa ancora quale sia la quantità giusta di carboidrati da tenere in bocca: secondo alcuni studi sarebbe una quantità maggiore di quella che si può bere durante una partita di calcio.

Insomma per ora non si sa se il risciacquo della bocca con i carboidrati potrebbe essere decisivo per le sorti di una partita, magari rendendo più accurato nei tiri un attaccante negli ultimi 15 minuti di gioco. Però si sa che questa tecnica non è dannosa; anche se i nutrizionisti scherzano sul fatto che potrebbe aumentare il rischio di carie.