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  • Sabato 7 luglio 2018

Che fine farà il Milan?

Il presidente Yonghong Li non ha saldato il debito col fondo speculativo Elliott, che diventerà il nuovo proprietario: nessuno è convinto che lo resterà a lungo

La sede del Milan in via Aldo Rossi a Milano (Getty Images)
La sede del Milan in via Aldo Rossi a Milano (Getty Images)

A fine giugno l’attuale proprietà del Milan, la Rossoneri Sport Investment Luxemburg dell’investitore cinese Yonghong Li, non aveva rispettato la scadenza del versamento dei 32 milioni di euro per l’aumento di capitale necessario alla gestione corrente del club. Come previsto dagli accordi societari, era stato il fondo speculativo americano Elliott a versarli al posto della proprietà, a cui erano stati concessi dieci giorni di tempo per rimborsarli. La scadenza per il versamento del rimborso a Elliott era stata fissata a venerdì 6 luglio, ma ad oggi non risulta che Rossoneri Sport Investment Lux abbia effettuato versamenti. Per come è stato stipulato il contratto fra Li ed Elliott – che complessivamente negli ultimi anni ha prestato a Li quasi 400 milioni di euro – il Milan potrebbe passare a Elliott e quindi cambiare di nuovo proprietario, per la seconda volta nel giro di un anno e mezzo.

Alcune indiscrezioni sostengono che Li verserà i soldi ad Elliott fra due giorni. Ma altre più autorevoli dicono invece che lunedì mattina il fondo Elliott richiederà immediatamente l’escussione del pegno sulle azioni della Rossoneri Sport Investment, e di conseguenza sulle quote del Milan. Andrea Montanari, giornalista di Milano Finanza che sta seguendo da diverse settimane il caso Milan, stima che a partire da lunedì ci vorranno dai tre ai sette giorni perché Elliott diventi ufficialmente il nuovo proprietario.

Le note difficoltà della proprietà cinese nel raccogliere finanziamenti sembrano aver avvicinato definitivamente Elliott alla proprietà della maggioranza del club: entro ottobre, infatti, la Rossoneri Sport Investment dovrebbe restituire anche tutti i 354 milioni di euro prestati dal fondo americano più di un anno fa per portare a termine l’acquisto del Milan da Fininvest e in parte anche per finanziare il mercato della squadra. Se anche Li trovasse i soldi all’ultimo secondo e riuscisse a convalidare il versamento di capitale, difficilmente riuscirebbe a radunare una cifra dieci volte superiore nel giro di tre mesi.

Nelle ultime settimane il proprietario del Milan Yonghong Li e il suo collaboratore David Han Li avrebbero avviato una trattativa per la cessione del club con l’imprenditore italoamericano Rocco Commisso, proprietario di Mediacom, una delle principali TV via cavo statunitensi. La trattativa si sarebbe però bloccata per le richieste fatte da Yonghong Li, giudicate troppo alte, e probabilmente anche per l’avvicendamento di Elliott, che di fatto taglierebbe fuori l’attuale proprietà dalle trattative. Elliott si starebbe mantenendo in contatto anche con Thomas Ricketts, che in rappresentanza della sua famiglia, proprietaria della storica squadra di baseball dei Chicago Cubs e sostenuta dalla banca Morgan Stanley, si è interessato all’acquisto della società. Nei prossimi giorni si saprà probabilmente di più sulle intenzioni a breve termine di Elliott, che a meno di sorprese cercherà di vendere il club al miglior offerente.

In tutto questo, il mercato della squadra è praticamente fermo e finora il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e l’amministratore delegato Marco Fassone hanno potuto acquistare soltanto tre giocatori: due svincolati (Ivan Strinic e Pepe Reina) e uno a parametro zero (Alen Halilovic). Quest’anno, inoltre, la finestra estiva del calciomercato si chiuderà a metà agosto e non più alla fine del mese, e per questo le squadre di Serie A sono attive sul mercato già da tempo.

A complicare la situazione della squadra c’è stata poi la sentenza UEFA che l’ha esclusa dalle coppe europee per una stagione per aver violato il Fair play finanziario tra il 2014 e il 2017. La dirigenza ha presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ma dovrà attendere che venga esaminato. La sentenza è attesa per metà luglio, quando il Milan quasi sicuramente avrà un nuovo proprietario.