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  • Domenica 17 giugno 2018

Il tetto agli affitti in Germania non funziona

Era stato introdotto nel 2015 per evitare che crescessero troppo, ma i risultati non sono stati quelli previsti

(Sean Gallup/Getty Images)
(Sean Gallup/Getty Images)

Nel giugno 2015 alcuni stati federati della Germania introdussero una legge per mettere un tetto massimo agli affitti. Lo scopo era evitare che, soprattutto nelle principali città, gli affitti crescessero troppo e troppo in fretta. La legge, nota come Mietpreisbremse (“freno agli affitti”), prevedeva che chi affittava appartamenti non potesse aumentarne il prezzo oltre un certo limite deciso quartiere per quartiere e città per città. Per capire la rilevanza del problema degli affitti in Germania bisogna anche sapere che, come ha scritto l’Economist, solo il 52 per cento dei tedeschi ha una casa di proprietà: è la percentuale più bassa tra quelle dei paesi dell’Unione Europea.

Tre anni dopo, la decisione sembra non aver avuto gli effetti desiderati ed è stata criticata da più parti, perché è stato molto facile aggirarne le regole e perché sono praticamente inesistenti le sanzioni per chi trasgredisce. Il nuovo governo tedesco che si è insediato da un paio di mesi sta quindi pensando di modificare la legge per cambiarne gli aspetti che non funzionano.

La legge sul tetto degli affitti non ha portato risultati concreti: tra il 2015 e il 2017 gli affitti di Berlino sono aumentati del 10 per cento, quando negli anni precedenti erano aumentati dell’1 o del 2 per cento. È successo innanzitutto perché la legge non riguardava tutti: ne è stato escluso chi si è messo ad affittare dopo l’ottobre 2014, chi ha rinnovato da pochi anni l’appartamento affittato o chi prima del giugno del 2015 affittava già a un prezzo che era del 110 per cento superiore a quello deciso dalla legge. Inoltre la legge non prevede sanzioni e stabilisce che sono i possibili futuri inquilini a dover chiedere qual era il prezzo pagato dai precedenti inquilini, mentre il locatario di casa non è tenuto a dirlo. Quindi non c’è un vero incentivo a rispettarla, e locatari e inquilini finiscono per trattare come facevano prima della sua introduzione.

La CDU e la SPD, i due partiti al governo in Germania, hanno messo la modifica della legge sul tetto degli affitti negli accordi di coalizione. Il parlamento tedesco sta ora prendendo in considerazione l’ipotesi di introdurre sanzioni monetarie per chi affitta oltre il tetto stabilito, e vie più semplici per permettere agli affittuari di denunciare locatari che non rispettano le regole, senza che debbano temere di perdere la casa in cui vivono in affitto.