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  • Martedì 1 maggio 2018

Trump ha sospeso di nuovo i dazi all’Europa

Una decisione definitiva dovrà essere presa entro l'1 giugno: i funzionari americani sperano che l'UE si impegni a diminuire le proprie esportazioni di acciaio e alluminio

(SAUL LOEB/AFP/Getty Images)
(SAUL LOEB/AFP/Getty Images)

Lunedì sera il presidente americano Donald Trump ha deciso di sospendere l’introduzione di dazi sull’importazione di alluminio e acciaio dall’Unione Europea. È la seconda volta che Trump sospende questi dazi per i paesi europei: l’aveva fatto già a fine marzo. La sospensione durerà un mese e darà tempo ai funzionari americani ed europei di cercare una soluzione per scongiurare una guerra commerciale, come quella attualmente in corso fra Stati Uniti e Cina.

La vicenda è iniziata a marzo, quando Trump – che in campagna elettorale aveva promesso una serie di misure protezionistiche – ha deciso di imporre dazi del 25 per cento sulle importazioni di acciaio e del 10 per cento su quelle di alluminio. La misura ha colpito soprattutto la Cina, che ha risposto imponendo dazi simmetrici su moltissimi prodotti americani. L’Unione Europea, forte di una storica alleanza politica e commerciale con gli Stati Uniti, sperava di ricevere un’esenzione permanente dai dazi. Canada e Messico, ad esempio, sono stati temporaneamente esentati dai dazi per via delle trattative in corso sulla modifica del NAFTA, il trattato commerciale che regola i loro rapporti.

Trump però ha dimostrato di non curarsi molto di queste cose: di recente ha definito l’Unione «un insieme di paesi meravigliosi che trattano male gli Stati Uniti nel commercio». L’Unione Europea si è comunque preparata all’eventualità che Trump imponga i dazi e ha anticipato tariffe su prodotti di importazione americana come bourbon e motociclette Harley Davidson, per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro l’anno.

L’obiettivo dell’amministrazione Trump, reso chiaro da un comunicato stampa della Casa Bianca, è quello di costringere i principali paesi esportatori di acciaio e alluminio negli Stati Uniti a fissare una quota massima annuale. I dazi funzionano come una minaccia per forzare i singoli paesi ad avviare un negoziato. Qualcuno lo ha già fatto: la Corea del Sud è stata esentata dai dazi su alluminio e acciaio dopo aver accettato di diminuire del 30 per cento le proprie esportazioni di acciaio negli Stati Uniti. Ieri l’amministrazione americana ha detto di avere raggiunto un accordo con Australia, Brasile e Argentina che permetterà anche a questi paesi di essere esentati dai dazi; i dettagli dell’accordo non sono ancora noti e saranno negoziati nel dettaglio nelle prossime settimane, ma sembra che prevederanno l’introduzione di quote o l’impegno a diminuire le proprie esportazioni negli Stati Uniti.

La sospensione dei dazi nei confronti dell’Unione Europea è ovviamente temporanea, e una soluzione definitiva andrà trovata nelle prossime settimane. Il timore di molti analisti è che tensioni di questo tipo portino a una guerra commerciale dalle conseguenze globali: se Trump imponesse dei dazi e l’Unione Europea reagisse con tariffe simmetriche, si potrebbe innescare una reazione a catena che rischierebbe di compromettere la ripresa economica, soprattutto quella dei paesi che più basano la loro ricchezza sulle esportazioni, come ad esempio l’Italia.