Trump non imporrà dazi sull’acciaio e sull’alluminio provenienti dall’UE

Ma ne introdurrà altri su numerose categorie di prodotti cinesi, per un valore complessivo di circa 60 miliardi di dollari all'anno

Donald Trump prima di firmare un memorandum presidenziale sui dazi che vuole imporre sulle importazioni dalla Cina, il 22 marzo 2018 (AP Photo/Evan Vucci)
Donald Trump prima di firmare un memorandum presidenziale sui dazi che vuole imporre sulle importazioni dalla Cina, il 22 marzo 2018 (AP Photo/Evan Vucci)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che imporrà nuovi dazi sui prodotti provenienti dalla Cina, per un valore complessivo di circa 60 miliardi di dollari (quasi 49 miliardi di euro) all’anno, e introdurrà delle restrizioni sugli investimenti cinesi in aziende di tecnologia americane. Oggi è anche stato fatto un altro annuncio riguardo ai dazi: il rappresentante per il Commercio estero Robert Lighthizer ha detto alla commissione per la Finanza del Senato che i paesi dell’Unione Europea saranno esentati, almeno per il momento, dai dazi sull’acciaio e sull’alluminio annunciati all’inizio di marzo, così come il Canada, il Messico, l’Argentina, l’Australia, il Brasile e la Corea del Sud. I dazi sull’alluminio e sull’acciaio entreranno in vigore domani, venerdì 23 marzo.

I dazi imposti sulle merci cinesi, nelle intenzioni della Casa Bianca, sono una sanzione nei confronti della Cina, accusata di avere incentivato il furto di brevetti e proprietà intellettuali dalle aziende statunitensi, per trarne vantaggi economici e produttivi di vario tipo. I dettagli su questi dazi saranno resi noti nelle prossime due settimane, ma si sa già che saranno imposti su 1.300 categorie di prodotti, dall’abbigliamento ai prodotti di elettronica.

Come conseguenza all’annuncio dei nuovi dazi verso la Cina gli indici di borsa europei e quelli di Wall Street hanno chiuso in forte calo: il Dow Jones ha chiuso perdendo il 2,93 per cento, il Nasdaq il 2,43 per cento e l’indice S&P600 il 2,52 per cento.