La Lega dice che con Forza Italia ha un «patto di sangue»

Dicono che rompere con Forza Italia è impossibile, ma non sono contenti di come si sta comportando Berlusconi

(ANSA/ETTORE FERRARI)
(ANSA/ETTORE FERRARI)

Venerdì mattina, durante la trasmissione Gioco a premier condotta da Gerardo Greco su Radio 1, il capogruppo alla Camera della Lega e principale consigliere di Matteo Salvini Giancarlo Giorgetti ha detto che il suo partito non intende rompere l’alleanza con Silvio Berlusconi, come ha chiesto loro di fare il capo del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Con Forza Italia, ha spiegato Giorgetti:

«Abbiamo un patto di sangue»

Dietro le dichiarazioni nette, la situazione sembra essere molto più complicata e la posizione della Lega più ambigua. Giorgetti ha ricordato che il “patto di sangue” è reciproco e che anche Forza Italia deve moderare le sue posizioni e tenere conto delle opinioni della Lega. «Noi prendiamo atto dei numeri, prendiamo atto che un governo può nascere solo con il Movimento 5 Stelle», ha detto Giorgetti. «Non si può pensare di fare un governo tenendo fuori 11 milioni di voti», ha continuato, riferendosi al numero di voti raccolti dal Movimento alle elezioni del 4 marzo.

Giorgetti ha anche criticato la dichiarazione che Berlusconi ha fatto ieri, all’uscita dalle consultazioni. Berlusconi ha detto di non essere disposto ad appoggiare governi di «populisti, pauperisti e giustizialisti», un riferimento quasi esplicito al Movimento 5 Stelle. Poche ore dopo Di Maio ha indirettamente risposto a Berlusconi, dicendo che il Movimento 5 Stelle è disposto a fare un governo con il PD o con la Lega: l’unica condizione è che Forza Italia ne resti fuori. «Tatticamente Berlusconi ha alzato la palla a Di Maio che l’ha semplicemente schiacciata», ha commentato Giorgetti: «Nel momento in cui Berlusconi diceva “Noi non vogliamo governare con i 5 stelle”, Di Maio ha avuto nel pomeriggio il gioco facile a dire “Non ci vogliono loro, noi non vogliamo loro”, ed è finito il cinema. Strategicamente non lo so, ma tatticamente Berlusconi ha sbagliato».

Il problema per la Lega è che se abbandona Forza Italia e accetta di formare un governo con il Movimento 5 Stelle si troverà in una posizione di inferiorità: la Lega ha molti meno parlamentari del Movimento e quindi dovrebbe accettare che Di Maio assuma la guida del governo. Se invece la Lega dovesse riuscire a mantenere unita la coalizione di centrodestra, sarebbe il Movimento a essere in minoranza e, nel caso di accordo di governo, a dover accettare un presidente del Consiglio più vicino alla Lega. Giorgetti ha detto di avere ben presente questa situazione e ha ricordato che: «Di Maio non può chiudere la porta ai 5 milioni di voti di Forza Italia». In un’intervista al TG1, Salvini ha ripetuto: « L’unico governo che vedo possibile è quello del centrodestra unito al Movimento Cinque Stelle». Salvini ha poi proposto a Forza Italia di andare insieme alla consultazioni e Berlusconi ha accettato.

Secondo i giornali di oggi, la Lega cercherà di spingere Berlusconi a fare qualche tipo di “passo indietro” simbolico, come la nomina di un nuovo “coordinatore” del partito con pieni poteri, che renda la partecipazione del Movimento 5 Stelle a un governo di coalizione di centrodestra più facile da accettare. Soltanto nei prossimi giorni si comincerà a capire se Berlusconi è disposto ad accettare questa proposta e se il Movimento 5 Stelle lo riterrà un gesto sufficiente per accettare di entrare come forza di minoranza in un governo di centrodestra. Oppure se la Lega arriverà al punto di violare il “patto di sangue” e abbandonare Forza Italia per fare un governo con il Movimento.

Nel frattempo, dentro il PD